14.07.10
Repubblica Genova L´Appello ribalta la sentenza di primo grado: quattro anni per i poliziotti che intervennero e fermarono illegalmente due ragazzi in piazza Manin
L´Appello ribalta la sentenza di primo grado: quattro anni per i
poliziotti che intervennero e fermarono illegalmente due ragazzi in piazza
Manin
G8, condannati gli agenti che arrestarono i pacifisti
LA CONDANNA pronunciata ieri nei confronti di quattro poliziotti
responsabili di avere arrestato illegalmente due manifestanti spagnoli
durante il G8, non deve sorprendere. Perché è stato dimostrato, e da
tempo, che la quasi totalità dei fermi effettuati dalla forze dell´ordine
9 anni fa era fuorilegge. Ci fu guerriglia urbana, ci furono molti atti
vandalici: ma per arrestare i contestatori fu necessario falsificare i
verbali e inventarsi le cosiddette ‘prove´, sbugiardate da filmati e
fotografie. Questo dimostra due cose: che il ruolo dell´informazione fu
decisivo, in quel luglio 2001, e che la gestione dell´ordine pubblico fu
un fallimento totale. «Con la condanna dei quattro poliziotti per gli
arresti illegali di piazza Manin, che si sommano alle condanne per le
torture nella caserma Bolzaneto e ai pestaggi alla scuola Diaz, emerge il
generale disegno repressivo contro le manifestazioni in occasione del G8
di Genova: il capo della catena di comando, Gianni De Gennaro, deve pagare
ben al di là della falsa testimonianza per la Diaz». Così dice Gigi
Malabarba, di Sinistra Critica, già senatore e membro del Copaco all´epoca
dei fatti. «Grazie a un lavoro tanto contrastato quanto in solitudine da
parte di un pugno di magistrati genovesi, risulta oggiAggiungi un appuntamento per oggi evidente che fu
tutta la gestione della piazza ad essere organizzata all´insegna della
violenza e della illegalità istituzionale. E´ ora che a nove anni si
proceda finalmente a celebrare il processo, finora negato, anche per il
principale fatto di sangue: l´uccisione del giovane Carlo Giuliani».
Luciano Beretti, Marco Neri e Simone Volpini, che allora erano in forza al
reparto mobile di Bologna, sono stati condannati a quattro anni ciascuno.
La condanna di Antonio Cecere è a 4 anni e 8 mesi perché recidivo.
(m.cal.)