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24.10.07

alice G8/ MUHLBAUER (PRC): TEOREMA DELL'ACCUSA NON HA NE' CAPO NE' CODA


G8/ MUHLBAUER (PRC): TEOREMA DELL'ACCUSA NON HA NE' CAPO NE' CODA
Ex portavoce GSF: processo serve solo a trovare capi espiatori
postato 2 ore fa da APCOM

Milano, 23 ott. (Apcom) - "Il teorema dell'accusa non ha né capo, né coda
e questo processo serve a unica cosa: trovare qualche capro espiatorio,
gettarlo in galera e fare dunque da contrappeso politico agli altri
processi genovesi, quelli relativi ai fatti di Bolzaneto e della Diaz, che
vedono sul banco degli accusati dei responsabili delle forze dell'ordine".
E' quanto afferma Luciano Muhlbauer, consigliere lombardo del Prc-Se e già
portavoce del Genoa Social Forum, commentando la richiesta dei Pm di pene
variabili fra i 6 e i 16 anni per 25 imputati al processo per i fatti del
luglio 2001 a Genova.

Muhlbauer sottolinea che le richieste dei Pm "sono gravi, sproporzionate e
fuori dalla realtà, ma purtroppo non sorprendono" perché "tutto il
processo era basato su un teorema tanto semplice quanto micidiale, cioè
che durante i giorni della contestazione del G8 del luglio 2001 si fosse
consumato un reato collettivo definito 'devastazione e saccheggio'". Un
reato, spiega il consigliere lombardo di Rifondazione "definito da una
norma del codice penale risalente al periodo fascista, applicato in
pochissime occasioni nella storia dell'Italia democratica e repubblicana e
che prevede pene pesantissime". "Agli imputati non vengono contestati
tanto i singoli fatti - continua Muhlbauer - bensì il contesto generale,
definito appunto di 'devastazione e saccheggio', in cui questi fatti si
sono consumati".

L'esponente di Rifondazione ricorda che a Genova "in quei giorni
allucinanti si era consumata un'azione repressiva degna del Cile di
Pinochet", e che "il processo per l'omicidio di Carlo Giuliani è stato
insabbiato ancora prima del suo inizio e la commissione parlamentare
d'inchiesta non è mai partita".

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