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16.02.06

lavoro republbica: le parti civili: "Non tagliate le testimonianze"

I legali al tribunale: vanno ascoltati tutti quelli che cinque anni fa hanno subito maltrattamenti
G8, parti civili all´attacco "Non tagliate le testimonianze"

I giudici avevano chiesto di ridurre le audizioni al minimo indispensabile
MASSIMO CALANDRI


IL filmato trasmesso dalle televisioni di tutto il mondo nei giorni scorsi - quello in cui un gruppo di militari inglesi di stanza a Bassora massacra di botte quattro giovani prigionieri iracheni - stava per provocare le dimissioni del premier Tony Blair e ha obbligato i vertici britannici ad immediate, pubbliche scuse. Vale la pena di ricordare che nell´Aula Magna del tribunale di Genova per due volte la settimana è possibile rivedere video di ancor più cruenti e ancor meno giustificati (anche perché non eravamo certo in guerra, nel luglio 2001). Inutile però aspettarsi scuse pubbliche o pentimenti da parte dei vertici del governo, tantomeno da quelli del ministero dell´Interno. Con queste riflessioni ieri si è assistito all´interrogatorio del testimone numero 49 del processo per l´assalto poliziesco alla scuola Diaz. Christian M. ha raccontato di essere stato pestato di brutto, prima di finire illegalmente in manette: gli agenti gli hanno addirittura strappato una ciocca di capelli, il ragazzo ha potuto riconoscere in aula le immagini della pozza di sangue che lui stesso aveva lasciato nell´istituto scolastico. Quando, ferito e su di una barella, stava per lasciare la scuola, un poliziotto gli strinse forte con le mani i testicoli: «Ti piace, vero?», gli chiese l´individuo in divisa. All´ospedale San Martino, Christian (oggi assistito dall´avvocato Fabio Taddei) domandò inutilmente di parlare con un legale: «Tu hai visto troppi film gialli», gli risposero.
Ieri l´avvocato Filippo Guiglia a nome delle parti civili ha presentato una memoria per ribadire di voler sentire tutte le parti offese del processo a carico dei 29 tra agenti e super-poliziotti. «Non può essere sottovalutata l´importanza dell´esame dei propri assistiti - ha spiegato - in quanto risultano parti offese non solo del reato di lesioni personali, ma anche di calunnia, falso e abuso d´ufficio, per cui è necessario ricostruire complessivamente i fatti verificatisi nella scuola Diaz». Un atto che segue l´ordinanza sottoscritta la scorsa settimana dal presidente del tribunale, Gabrio Barone, in cui si invitavano «le parti interessate ad indicare le persone offese di cui ritengano assolutamente necessario assumere le dichiarazioni testimoniali, specificando puntualmente su quali circostanze nuove, diverse o comunque più precise, di quelle riferite dai testi già escussi, le stesse debbano essere esaminate». Il presidente ha ieri chiarito il senso del suo suggerimento, ribadendo la massima disponibilità nel voler ascoltare le testimonianze di tutte le vittime dell´assalto.

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