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29.02.08

Repubblica Genova G8, De Gennaro evita il tribunale "Impegnato con l´emergenza rifiuti"

Repubblica Genova

Colpo di scena nel processo Diaz. Non si presenterà l´ex capo della
polizia, che doveva essere sentito come testimone

G8, De Gennaro evita il tribunale "Impegnato con l´emergenza rifiuti"


La fase istruttoria si concluderà prima del 20 marzo Rivisto il
calendario, la sentenza potrebbe arrivare dopo l´estate

MASSIMO CALANDRI

GIANNI DE Gennaro, nei giorni del G8 capo della Polizia di Stato e di
fatto responsabile della gestione dell´ordine pubblico a Genova, non
testimonierà nel processo per l´assalto alla scuola Diaz. Ieri mattina i
difensori degli imputati hanno formalmente rinunciato alla sua presenza.
Gabrio Barone, il presidente del tribunale, sta accelerando i tempi del
procedimento: De Gennaro - dall´inizio dell´anno e per quattro mesi
supercommissario dell´emergenza rifiuti in Campania - non riesce a trovare
il tempo per una prossima visita nel capoluogo ligure. Peccato, perché un
confronto pubblico era giusto e doveroso. L´ex capo della polizia non
chiude però la sua partita genovese con la giustizia: resta indagato dalla
locale procura per aver indotto alla falsa testimonianza - sempre a
proposito dello sciagurato blitz nella scuola - il questore di allora,
Francesco Colucci. Gli avvocati dei 25 agenti e super-poliziotti sotto
processo rinunciano a sentire lui, ed altri. Il conseguente snellimento
della lista-testi delude assai, ma almeno permette di bruciare le tappe
del processo: a questo punto si può ragionevolmente pensare che la
sentenza potrebbe essere resa pubblica all´inizio dell´autunno.
A suo tempo erano stati i pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco
Cardona Albini, a indicare il prefetto Gianni De Gennaro tra le persone da
sentire in udienza. La sconcertante deposizione dell´ex questore Colucci,
nella primavera passata, aveva però cambiato il programma dell´accusa.
Dopo una serie di intercettazioni telefoniche, la procura era arrivata ad
ipotizzare che Colucci avesse cambiato versione su "suggerimento" del suo
vecchio capo. Iscritto De Gennaro nel registro degli indagati, i pm
avevano rinunciato ad ascoltarlo in aula. Ma la convocazione formale era
comunque rimasta: ne volevano approfittare i legali degli imputati, per
rafforzare la loro strategia difensiva. E però dall´8 gennaio Gianni De
Gennaro si trova a Napoli, dove coordina l´emergenza-rifiuti: non ce la
farà a venire nelle prossime udienze, conferma l´avvocato Marco Valerio
Corini. Meglio lasciar perdere.
Il procedimento riprenderà mercoledì prossimo, in calendario ci sono
ancora alcuni appuntamenti con gli ultimi testimoni chiamati dalle difese.
Ma tutto suggerisce che la fase istruttoria si chiuderà prima del 20
marzo. A questo punto il presidente Barone concederà alcune settimane ai
pubblici ministeri perché preparino la loro requisitoria. Potrebbero
cominciare a parlare nella seconda metà di maggio, nel giro di un mese
toccherà anche alle parti civili e alle difese. Secondo gli addetti ai
lavori, prima della pausa estiva dovrebbero essere esauriti tutti gli
interventi. Con la ripresa a settembre ci sarà spazio per le eventuali
repliche, quindi la camera di consiglio ed un giudizio atteso non oltre il
mese di ottobre.
Chiuso a dicembre con la sentenza di primo grado il procedimento contro le
presunte Tute Nere, dei maxi-processi per il G8 è in corso anche quello
per le violenze e i soprusi nella caserma di Bolzaneto. Giunto ormai in
dirittura di arrivo. Questi sono giorni di requisitoria, per i pm Patrizia
Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati. Che lunedì ricominceranno con il
loro intervento, concentrandosi sulle singole responsabilità penali degli
imputati: cominceranno con il vice-questore Alessandro Perugini, che era
il funzionario di polizia più alto in grado nel "centro di temporanea
detenzione". I magistrati dedicheranno i due appuntamenti successivi prima
al cosiddetto "livello intermedio" e agli "esecutori materiali", poi
all´area sanitaria e ai quattro medici finiti nei guai. Quindi, la
richiesta di pena. E contestualmente la consegna di una monumentale
memoria di oltre un migliaio di pagine. In seguito, parola alle parti
civili e ai difensori dei 45 imputati: l´ultima udienza è già stata
fissata per il 20 maggio. Al termine, il presidente Renato Delucchi si
chiuderà in camera di consiglio. In questo caso il verdetto è atteso per
la metà di giugno.

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