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15.11.07

secolo xix Il questore resta ottimista«Sarà un corteo pacifico»

secolo xix

Il questore resta ottimista«Sarà un corteo pacifico»
LA MANIFESTAZIONE DI SABATO
Ma l'attenzione è alta: forze dell'ordine pronte per ogni evenienza
«CI ASPETTIAMO una manifestazione assolutamente pacifica. Che si svolgerà
sui giusti binari, quelli della tranquillità». Il questore Salvatore
Presenti non ha dubbi: sabato, Genova sarà invasa da centinaia di migliaia
di persone appartenenti alle varie anime di centri sociali e associazioni
pacifiste, che - con i Verdi, rappresentati da Paolo Cento - chiedono al
governo Prodi una commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del G8.
Richiesta decisa, ma senza intenzioni bellicose o commistioni con gli
ultras, com'era stato ventilato. Quanto all'appuntamento dei tifosi
sampdoriani, che alla Sala Chiamata del Porto - dalle 20,30 - celebreranno
i vent'anni del loro club non si prevedono problemi.
«Faranno il loro incontro conviviale programmato da tempo - spiega il
questore - Con l'aggiunta di qualche momento di riflessione, dopo i
recenti fatti di Arezzo. Tutto qui. Anche il loro sarà un appuntamento
tranquillo». Pausa. E Presenti, che ieri pomeriggio in questura - insieme
al capo di gabinetto, Sebastiano Salvo e al responsabile della Digos,
Giuseppe Gonan - ha incontrato una quindicina di rappresentanti di Fiom,
Rifondazione, Arci e centri sociali per definire percorso e ultimi
dettagli della manifestazione, aggiunge: «Sono ottimista. Anche se, come
ho appena finito di dire pure a loro, siamo pronti ad ogni evenienza.
Sebbene sia certo che non ce ne sarà alcun bisogno, com'è apparso chiaro
dagli incontri già avuti nei giorni scorsi». E come verrà ribadito anche
stamattina in prefettura, al summit tra la delegazione (ristretta) di
manifestanti, sindaco, prefetto, questore, responsabili di carabinieri,
guardia di finanza e assessori comunali e regionali.
Il percorso della manifestazione (prevista dalle 14,30) concordato in
questura, si snoderà dalla Stazione Marittima a piazza De Ferrari,
percorrendo via Gramsci, Caricamento, Cavour, Quadrio, Saffi, verso
Carignano per proseguire in via Fieschi, piazza Dante, via Dante e piazza
De Ferrari. Non ci saranno zone off limits, ma il corteo non passerà
davanti a prefettura e palazzo di giustizia. Che saranno comunque
presidiati con discrezione. La stessa che seguiranno le forze dell'ordine,
molte delle quali in borghese. Insomma, tutto strettamente pianificato,
trasporti compresi. Anticipa il questore: «Rifondazione comunista ha
organizzato un centinaio di pullman che usciranno al casello di Genova
Ovest, lasciando i manifestanti alla Stazione Marittima per poi
posteggiare all'interno della Fiera. È stato anche allestito un servizio
di bus-navetta dell'Amt destinato a far la spola da piazza Dante a
piazzale Kennedy». Ancora da definire, invece, la trasferta ferroviaria.
«So che non è stata conclusa la trattativa con Trenitalia per ottenere un
prezzo calmierato del biglietto» fa sapere in serata Vittorio Agnoletto,
da Strasburgo. Che ribadisce: «Sarà una manifestazione tranquilla, ma
molto determinata nel chiedere al governo la commissione parlamentare
d'inchiesta sul G8, promessa anche nel programma elettorale di Prodi».
Meno politiche e più pragmatiche le questioni poste da Ascom, An e Forza
Italia. L'associazione commercianti domanda al prefetto l'impossibile.
Ovvero: «Non consentire lo svolgimento della manifestazione, rinviandola a
un momento di minor tensione». Gianni Plinio e Giorgio Bornacin fanno la
stessa richiesta ma direttamente al Viminale, «esigendo il versamento
preventivo di una cauzione» che il sindaco «deve far versare agli
organizzatori». Quanto a Forza Italia, ha concordato col questore il
ritiro - sabato - dei gazebi allestiti per le firme chieste da Berlusconi
«agli italiani, per far cadere il governo Prodi». Una retromarcia - tiene
a puntualizzare Michele Scandroglio, coordinatore regionale di Forza
Italia - motivata «dal buon senso dei moderati, che "ringraziano" i no
global».
Patrizia Albanese
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Gli Ultras della Samp: «Non sfileremo con i no global»
la manifestazione di sabato
Il questore Presenti fiducioso: «Sarà un corteo pacifico ma noi saremo
pronti a intervenire
in caso di problemi»

15/11/2007
Genova. «La manifestazione dovrebbe essere estremamente pacifica e la
questione ultrà non esiste». Così il questore di Genova, Salvatore
Presenti, al termine di un incontro tecnico tenutosi nella serata di ieri
in Questura con una ventina di organizzatori della manifestazione di
sabato. Oggi è prevista un'altra riunione: «La manifestazione dovrebbe
essere estremamente pacifica, non sappiamo quanti saranno ma prevediamo
dalle dieci alle trentamila persone. Abbiamo parlato della logistica, il
nostro interesse come forze di polizia è che tutto avvenga nella calma e
nella pace come dicono loro».
E quanto al presunto "allarme ultrà": «La questione non esiste, se
succedesse qualcosa saremo pronti a intervenire. Ma in questo momento non
penso proprio. Io sono molto ottimista, ritengo che le cose andranno
sicuramente bene». Sabato sera c'è la programmata festa per il ventennale
degli Ultras San Fruttuoso (dalle ore 18 alla Sala Chiamata del porto),
con musica, cibo e il dibattito a cui parteciperanno tifosi di Atalanta,
Saragozza e probabilmente Parma. Un momento di aggregazione e di
riflessione sul momento vissuto dal mondo del calcio. Coincidenza
temporale, nessuna relazione.
Da una parte lo dice il questore: «Una festa organizzata da tempo, tutto
dovrebbe svolgersi tranquillamente». Dall'altra lo ribadiscono i tifosi
blucerchiati, che denunciano l'accostamento. Per primi gli Ultras Tito
Cucchiaroni: «Prendiamo posizione su ciò che è stato detto e scritto in
questi giorni, relativamente a una ipotetica quanto infondata unione
violenta tra Ultrà e No Global per la manifestazione di sabato 17
novembre. Per ciò che è successo a Gabriele, gli Utc non intendono
partecipare a quella che è e sarà una manifestazione indetta per chiedere
la verità sui fatti del G8. Pensando altresì che accomunare queste vicende
così tragiche e per certi versi simili possa invece far comodo a qualcuno.
La nostra speranza è che venga fatta chiarezza su queste due storie ancora
troppo oscure». Infine: «Vogliamo concludere ricordando, semmai ce ne
fosse ancora bisogno, quello che per sempre sarà il nostro modo di essere
ultrà, lontano cioè da qualsiasi ambiente politico».
Poi gli Ultras San Fruttuoso: «Noi siamo apolitici e non marceremo né
presenzieremo al corteo No Global di sabato e diffidiamo chiunque sia in
possesso di nostro materiale di presenziare ad esso». Inoltre, la
precisazione del direttivo del club: «Nessuno ha chiesto appoggio e
solidarietà a Casarini, già impegnato in una organizzazione di tutt'altro
scopo e significato. Chiunque voglia partecipare a tale manifestazione lo
farà a titolo puramente personale».
Quindi dagli Usf un chiarimento sulla natura della festa, «un momento di
amicizie, di ricordi di vittorie, di sconfitte sul campo», ricordando che
c'è«chi viene troppo facilmente e superficialmente identificato con
l'essere violento, quando tutti sanno che non tutta la violenza nasce qui,
ma nessuno, strozzato dall'ipocrisia, è disposto a riconoscerlo». E una
proposta di dialogo: «Sarebbe giunto il momento di iniziare colloqui a
livello nazionale per affrontare con le autorità un problema che sta
diventando troppo grande per poter essere gestito come è stato fatto
finora».
M. Cas.

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