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30.08.07

secolo xix Picchiata al G8 il ministero deve pagare 17 mila euro

Secolo XIX

Picchiata al G8 il ministero deve pagare 17 mila euro
la condanna
Il dicastero degli Interni condannato a risarcire i danni subiti da una
pacifista aggredita dalla polizia


IL MINISTERO DEGLI Interni è stato condannato a pagare 17 mila euro a una
donna di 45 anni che durante il corteo pacifista del G8 era stata
picchiata da alcuni agenti di polizia. Lo ha deciso il tribunale civile
accogliendo il ricorso presentato da Simona Coda Zabetta, rappresentata
dagli avvocati Alessandra Ballerini e Marco Vano. La donna, che vive a
Milano dove lavora effettuando indagini di mercato, il 20 luglio del 2001
si trovava in piazza Manin e faceva parte di un corteo insieme a varie
organizzazioni ambientaliste quando - come ha raccontato ai giudici - è
stata aggredita e ferita dalle forze dell'ordine che avevano caricato
senza motivo imanifestanti pacifisti. Simona Coda Zabetta, per ripararsi
dalle manganellate, si era protetta il capo con una mano e aveva riportato
la frattura di un dito. Nel corso del procedimento sono stati ascoltati
diversi testimoni, persone non interessate allo svolgimento del processo,
che hanno confermato di aver visto alcune donne accovacciate con le mani
alzate, lungo il muro della piazza, dalla parte di via Assarotti, mentre
venivano colpite ripetutamente da poliziotti: tra queste c'era anche la
quarantacinquenne di Milano. Una teste ha spiegato ai giudici di aver
soccorso Simona Coda Zabetta che aveva forti dolori alla mano tumefatta e
gonfia. Non è stata accolta dal tribunale la difesa sostenuta dal legale
rappresentante del Ministero il quale ha sostenuto che le forze
dell'ordine erano state costrette ad intervenire per contenere e reprimere
il comportamento dei manifestanti. I giudici hanno ascoltato anche il
dirigente della polizia di Stato dottor Bonanno che quel giorno era
responsabile dell'ordine pubblico in piazza Manin. Bonanno ha spiegato di
aver dato ai suoi uomini l'ordine di caricare senza preavviso notando
disordini causati da alcuni Black Bloc, senza però indicare obiettivi
precisi tra manifestanti in rivolta e pacifisti. Nel quantificare il
risarcimento il tribunale ha tenuto conto dell'invalidità permanente e
parziale riscontrata alla donna oltre al danno biologico, esistenziale e
morale subiti. Non è questo il primo caso in cui il tribunale civile di
Genova si pronuncia a favore di manifestanti pacifici picchiati dalle
forze dell'ordine durante il G8. Recentemente era stata emessa un'altra
sentenza che prevedeva un risarcimento del ministero degli Interni di
24.300 euro a Rita Sieni, una donna di 38 anni, che durante il G8 di
Genova è stata ripetutamente picchiata dalle forze dell'ordine. La donna,
di origine sarda, in quel periodo viveva in Piemonte e durante il G8 si
trovava in corso Italia insieme ad altre persone appartenenti al
"Coordinamento pinerolese contro il G8". Da quanto è emerso dalle
testimonianze e dai certificati medici, la Sieni aveva ricevuto un colpo
di manganello alla testa da un poliziotto nei pressi di Punta Vagno. La
donna era caduta a terra e nonostante implorasse aiuto era stata percossa
da altri agenti.
Elisabetta Vassallo

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