19.06.04
Secolo xix: Siulp: Comune parte civile nel blit Diaz? Un attacco alle forze dell'ordine
secolo xix
Polemica del siulp «Comune parte civile nel bliz del G8? E' un attacco alle forze dell'ordine»
Genova Il Siulp, il Sindacato di polizia, spara a zero contro la decisione del Comune di costituirsi parte civile nell'ambito dell'inchiesta per l'irruzione dei 29 poliziotti nella scuola Diaz durante i fatti del G8 genovese. L'intenzione di Palazzo Tursi è quella di chiedere il risarcimento dei danni a due poliziotti ritenuti responsabili di aver distrutto alcuni computer di proprietà dell'amministrazione comunale all'interno della scuola dove era stato allestito il centro stampa dei no-global. La decisione, secondo i vertici del Siulp è: «a dir poco allucinante ed appare come una gratuita provocazione nei confronti dei lavoratori della Polizia di Stato». E nel comunicato si legge ancora: «sembra che all'amministrazione comunale sia sfuggito il fatto che i manifestanti violenti, durante il G8 del luglio 2001 devastarono e saccheggiarono l'intera città procurando danni materiali infinitamente più ingenti di quelli ascrivibili ai poliziotti, e per i quali nessuna richiesta di risarcimenti risulta ad oggi avanzata, esclusa quella del danno all'immagine. Le istituzioni dovrebbero avere un maggiore senso di rispetto per i lavoratori delle forze dell'ordine e dello stesso Stato».
La decisione del Comune ha sollevato diverse reazioni di segno opposto. All'attacco del sindacato ha subito risposto ieri il Comitato Verità e Giustizia di Genova con queste parole: «La costituzione del Comune a parte civile non rappresenta un processo alla polizia in quanto tale e meno che mai ai lavoratori delle forze dell'ordine, ma ad alcuni funzionari e dirigenti accusati di gravissimi abusi, intollerabili per una democrazia degna di questo nome. Il sindaco Pericu, se lo riterrà opportuno - ha aggiunto il Comitato - risponderà personalmente a questo attacco che appare del tutto ingiustificato».
Ma se da una parte si registra una controcritica non è mancato, sempre tra le reazioni registrate ieri, un altro attacco al Comune da parte del vicepresidente della Regione, Gianni Plinio il quale ha definito: «Scandalosa e strumentale» la decisione della giunta. «Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi - ha aggiunto Plinio - ma molto francamente mi sembra che Tursi in questo processo c'entri come i cavoli a merenda. Sembra evidente che la giunta genovese è palesemente condizionata da Centri Sociali e dall'ultra sinistra altrimenti si comporterebbe in maniera diversa. Spero proprio che, anche in questo caso, eventuali vizi formali o di procedura, rendano nullo un atto assurdo. Sono certo - ha concluso il vicepresidente della Regione - che la Corte dei Conti interverrà nei confronti della giunta qualora dovesse effettivamente deliberare spese, a carico di contribuenti, per l'ospitalità di presunte parti lese in un processo ancora da celebrare».
Da parte sua il Comune ha precisato che si costituirà contro i due poliziotti se il suo avvocato, Cesare Manzitti, riterrà di poter sostenere la legittimità dell'atto. Insomma si cerca di evitare quanto accadde nel processo in corso contro i 25 no global dove un'analoga richiesta di Palazzo Tursi fu respinta dai giudici.
Elisabetta Vassallo