12.10.05
Unita': G8 di Genova al via il processo contro i torturatori di Bolzaneto
G8 di Genova, al via il processo contro i "torturatori di Bolzaneto"
di red
Iniziato e subito rinviato al 3 novembre. Nellâ??aula Francesco Coco,
quinto piano del palazzo di giustizia a Genova, si è aperto lâ??ultimo dei
processi legati al G8 di Genova del 2001: quello contro 45 poliziotti,
carabinieri, medici e infermieri accusati di abusi e violenze contro
decine e decine di manifestanti portati in quelle giornate di luglio del
2001 nella famigerata caserma di Bolzaneto per essere â??interrogatiâ?? dopo
essere stati prelevati durante le manifestazioni o, in alcuni casi,
mentre si trovavano allâ??ospedale. E dato che in Italia non esiste ancora
una legge contro la tortura i 45 rinviati a giudizio dovranno rispondere
â??soloâ?? di abuso d'ufficio, violenza privata, falso ideologico, abuso di
autorità contro detenuti o arrestati, violazione dell'ordinamento
penitenziario e anche dellâ??articolo 3 della convenzione per la
salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.
Dopo l' appello di imputati e parti lese, durato circa un' ora e mezzo,
la terza sezione penale del tribunale di Genova ha comunque rinviato il
procedimento .Durante questa prima udienza â??filtroâ?? i legali degli oltre
240 manifestanti che hanno denunciato abusi e violenze hanno chiesto che
i ministeri della Difesa, della Giustizia e dell' Interno siano chiamati
a responsabilità civile per i fatti avvenuti a Bolzaneto. L' avvocatura
dello Stato ha chiesto termini a difesa per una valutazione delle
richieste. Il Tribunale deciderà il 3 novembre, data di ripresa del
processo. Vittorio Agnoletto, su delega del Global Social Forum e del
Genoa Social Forum, ha invece depositato la richiesta di costituzione in
parte civile.
Rischio prescrizione
Dopo questo rinvio sul processo Bolzaneto sempre più pende la spada di
Damocle della prescrizione. A ribadire lâ??allarme il procuratore aggiunto
di Genova Mario Morisani: «Sarà un colpo di spugna» ha dichiarato al
termine dell'udienza di giovedì. In questo processo, ha spiegato
Morisani, «sono ipotizzati reati estremamente gravi per il contesto e il
numero di parti offese. Ma per quei reati sono previste pene non gravi
che comportano termini di prescrizione brevi». Morisani ha ricordato
che, escludendo il possibile intervento della ex Cirielli, i reati
ipotizzati prescrivono entro il 2009.
I â??numeriâ?? del processo Bolzaneto non possono che confermare il rischio
che il dibattimento pubblico si allunghi a dismisura. Si parla infatti
di 240 â??parti leseâ?? (ovvero coloro che hanno denunciato calci, pugni,
sputi, minacce e «trattamenti inumani e degradanti» di ogni tipo) e di
circa 600 testimoni. Insomma, per dirla ancora con le parole di
Morisani, «se tutto va bene avremo bisogno di 200-250 udienze che
dovranno essere spalmate su poco più di tre anni per non trovarsi, in
corso di processo, a dover sentire il presidente chiudere
anticipatamente con una sentenza di non luogo a procedere per
intervenuta prescrizione».
Nomi eccellenti
Molti i nomi eccellenti che figurano nella lista degli imputati. In
primis il vicequestore Alessandro Perugini, allâ??epoca dei fatti vice
capo della Digos di Genova (tristemente noto per il video trasmesso su
tutte le tv in cui prende a calci un giovane manifestante disteso a
terra nella foto) e poi il generale della polizia penitenziaria Oronzo
Doria e Biagio Antonio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria,
responsabile della sicurezza del centro di detenzione provvisorio.
Grandi nomi anche tra i testi citati nelle liste depositate da pubblica
accusa, parti lese e difesa: l'ex ministro degli interni Gianfranco Fini
e il guardasigilli Castelli (per le difese), ispettori del Ministero
della Giustizia, funzionari del Dap, generali del Gom per le parti lese.
Intanto a Genova continuano anche gli altri due â??tronconiâ?? di processi
legati al G8 del 2001: quello contro 28 poliziotti per le irruzioni
notturne nella scuola Diaz e nel mediacenter Pascoli la notte del 21
luglio (che riprende il 14 ottobre) e quello contro 25 manifestanti
accusati di «devastazione e saccheggio» giunto alla 61ma udienza.