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01.05.14

Al Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, senatore Luigi Manconi

Al Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, senatore Luigi Manconi,


gentile Presidente,

intanto vorrei ringraziarla per il sostegno espresso alla famiglia Aldovrandi in questa occasione. Fa piacere e da speranza vedere un rappresentante delle Istituzioni accompagnare e sostenere una madre, una famiglia, che è stata privata di un figlio da chi, per compito avrebbe quello di proteggere i figli e non ucciderli. Approfitto delle sue parole in difesa dei diritti di chi è stato così gravemente offeso da parte delle forze di polizia.

Vorrei ricordarle altri gravi fatti dei quali Lei dovrebbe occuparsi in qualità di Presidente della Commissione diritti umani, parlo dei fatti di Genova 2001, dell’omicidio di Carlo Giuliani, della mattanza alla Scuola Diaz, delle torture alla Caserma di Genova Bolzaneto, delle centinaia di manifestanti pacifici aggrediti dalle forze di Polizia.

Sebbene siano state emesse tre sentenze di condanna per i fatti della Diaz e di Bolzaneto, non è stato avviato alcun procedimento disciplinare nei confronti dei condannati, esclusi quelli previsti dalla Magistratura che riguardano solo alcuni dei condannati.

Nessuna scusa da parte delle Istituzioni nei confronti delle parti civili, nessuna presa di distanza da parte dei responsabili politici ed istituzionali nei confronti di quelli che furono artefici della più grande violazione dei diritti umani in un paese europeo dal dopoguerra, come denunciato da Amnesty International.

Grazie all’indulto ed alla mancanza di una legge sul reato di tortura, grazie alle mancate misure disciplinari, la maggior parte dei responsabili condannati per i fatti della Diaz e di Bolzaneto continuano ad esercitare la loro professione all’interno delle forze di polizia.

Alla scuola Diaz furono massacrate 93 persone, nella caserma di Bolzaneto furono torturate oltre 150 persone. Molti dei responsabili delle violenze sono stati nel frattempo promossi. A quando una presa di posizione netta di condanna su quanto avvenne in quei giorni e sui provvedimenti urgenti da prendere nei confronti dei condannati?

La Commisione Europea Diritti Umani ha da tempo richiesto al Governo Italiano quali provvedimenti sono stati presi nei confronti dei condannati, se alcuni di loro sono stati promossi, se è stato introdotto il reato di tortura nel nostro paese, quali sono state le risposte del nostro governo?


Enrica Bartesaghi
Presidente Comitato verità e giustizia per Genova

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