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28.10.04

Bolzaneto: Caro amico, cara amica

Caro amico, cara amica,

come forse avrai appreso dalla stampa o, dal nostro sito www.veritagiustizia.it , il giorno 27 gennaio 2005 ci sarà l'udienza preliminare a carico di 47 funzionari ed agenti delle forze dell’ordine e del corpo delle Guardie Carcerarie, medici ed infermieri.

12 carabinieri
14 agenti di polizia
16 guardie penitenziarie
5 tra medici e infermieri

accusati delle violenze commesse ai danni degli arrestati e dei fermati, da venerdì 20 alla domenica 22 luglio 2001, nella caserma di Genova Bolzaneto.

Non essendo previsto nel nostro ordinamento uno specifico reato di tortura, la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per i reati di abuso d’ufficio, lesioni, percosse, ingiurie, violenza privata, abuso di autorità contro gli arrestati, minacce, falso, omissione di referto, favoreggiamento personale.

Pensiamo sia superfluo farti rilevare l'importanza di questo processo, che dà la possibilità a tutti coloro che in quei giorni furono vittime delle violenze di poter ottenere la condanna almeno di alcuni dei responsabili e di essere risarciti per i danni subiti, sia quelli fisici che quelli morali.

Ma la strada è ancora lunga, questa è solo l'udienza preliminare, al termine della quale il Giudice per le Indagini Preliminari deciderà se rinviare a giudizio gli imputati, dopo di che inizierà il processo vero e proprio che potrà portare alle condanne.

In questa fase alcuni degli imputati potrebbero chiedere che il processo si celebri con il "rito abbreviato", cioè senza alcun approfondimento e senza dibattimento pubblico; altri potrebbero "patteggiare", cioè concordare una pena; per altri, infine, ci potrebbe essere l'archiviazione, cioè
sarebbero prosciolti ancora prima del processo pubblico.

Per questo non possiamo dare nulla per scontato e ci stiamo preparando per partecipare all'udienza preliminare in modo da poter far pesare la nostra presenza.
Lo strumento tecnico che possiamo utilizzare è la costituzione di parte civile, con la quale le vittime del reato possono chiedere un risarcimento dei danni subiti e partecipare al processo con un ruolo attivo.

Questa possibilità non è limitata solo a chi era fisicamente presente all'interno della Caserma di Genova Bolzaneto; anche i genitori ed i prossimi congiunti di chi ha subito lesioni possono costituirsi parte civile, in quanto anche essi hanno subito un danno in conseguenza dei reati commessi.

Molti di loro hanno perso per molte ore, giorni interi, figli, genitori, mogli e mariti, compagni, inghiottiti dall’orrore di Bolzaneto senza poter sapere nulla dei propri cari.
Tutti coloro che sono stati privati della propria libertà e rinchiusi nella Caserma di Bolzaneto non hanno potuto infatti contattare i parenti, i legali o il consolato.

Nel processo per i fatti della Scuola Diaz, (si stanno celebrando in questi giorni le udienze preliminari), io ho chiesto ed ottenuto di costituirmi parte civile in quanto madre di una delle vittime della violenza perpetrata alla Diaz. Farò la stessa richiesta per il processo di Bolzaneto, sempre in qualità di madre di una delle vittime delle violenze e degli abusi, perpetrati nella Caserma di Bolzaneto ai danni di mia figlia, per i danni da me subiti in seguito alla sua scomparsa per oltre 24 ore.

Riteniamo che sia molto importante che tutti coloro che hanno subito violenze e danni, ed eventualmente i loro congiunti, si costituiscano parte civile.

Per questo, se ritieni di procedere nel modo indicato e non hai un avvocato, ti chiediamo di contattarci; provvederemo a darti tutte le informazioni necessarie e, se lo ritieni, ad indicarti un avvocato della tua zona.

Anche se hai già un avvocato e vuoi essere informato delle iniziative del comitato in occasione del processo, puoi scriverci al nostro indirizzo:

info@veritagiustizia.it

Attraverso il tuo indirizzo mail e/o il tuo numero di telefono ti contatteremo per informarti delle iniziative che il nostro comitato sta preparando in vista del processo, e per fornirti ogni altra informazione necessaria,

Cari saluti,


Enrica Bartesaghi

Presidente del comitato verità e giustizia per Genova


www.veritagiustizia.it

info@veritagiustizia.it

Il Comitato Verità e Giustizia per Genova raccoglie fondi per la difesa di chi e' rimasto vittima della repressione delle forze dell'ordine a Genova nel luglio 2001.

ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia per Genova


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