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08.12.02

Caso Diaz: "Archiviazione? No, vogliamo il processo"

Il Secolo XIX - G8, richiesta dei no global.

Genova. Una lettera di quattro arrestati della Diaz che chiedono di essere processati: "Non abbiamo nulla da temere da un processo". Altro fronte, quello dei 23 no global arrestati o sottoposti ad altri provvedimenti cautelari per gli incidenti più gravi del G8. Ventidue gli inquisiti già interessati dall'interrogatorio di garanzia del gip: 18 tacciono - "devono farci vedere l'insieme di filmati e foto, non solo gli stralci allegati ai provvedimenti" dicono i loro difensori - due ammettono la loro presenza sul palcoscenico degli scontri genovesi del G8, due parlano e argomentano le loro smentite. L'ultimo interrogatorio si svolgerà lunedì e interesserà Mauro Degl'Innocenti, no-global spezzino.

L'indagine va avanti, mentre il "movimento" conferma la manifestazione di solidarietà con gli inquisiti - il 14 dicembre a Genova - anticipata ieri da Francesco Caruso e dettagliato ieri dal Forum Sociale genovese, il Comitato Piazza Carlo Giuliani, il Comitato Verità e Giustizia per Genova e la Cgil hanno confermato la manifestazione per sabato prossimo "con l'obiettivo di combattere la chiara volontà che si sta delineando sui fatti di Genova: chiudere al più presto le inchieste, cancellare la memoria, evitare di indagare sulle responsabilità delle forze dell'ordine nelle vicende del luglio 2001".

Un'"assoluzione" rifiutata - "Eravamo alla Diaz, per favore processateci": è il titolo di una lettera aperta scritta da quattro no global (Arnaldo Cestaro, vicentino, uno dei più anziani arrestati durante il G8, Lorenzo Guadagnucci, giornalista del Resto del Carlino, Matteo Bertola, Sara Gallo Bartesaghi) che si trovavano all'interno della scuola Diaz la notte del 21 luglio 2001 e che oggi, di fronte alla richiesta di archiviazione delle accuse nei loro confronti (resistenza a pubblico ufficiale, lesioni plurime aggravate, detenzione di armi) da parte del pm, dicono "di preferire un processo ad una archiviazione con motivazioni "inaccettabili" (l'impossibilità ad individuare chi, tra gli arrestati, effettuò comunque una "resistenza" all'arresto, ndr"). E' normale - scrivono Guadagnucci e gli altri - che la polizia ricostruisca un pestaggio mascherato da perquisizione (63 persone finirono in ospedale) in modo così fasullo e spesso infamante?".

ma. zin.

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