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30.09.13

L'ultima vergogna

Il grottesco balletto in corso sui risarcimenti alle vittime degli abusi commesse nella caserma di Bolzaneto aggiunge vergogna a vergogna. Lo stato è inadempiedente dal 2008, quando il tribunale ordinò di pagare le provvisionali - quantificate in sentenza persona per persona - in attesa della determinazione finale in sede civile. Nemmeno un euro è stato versato, in spregio alle più elementari regole dello stato di diritto e del buonsenso. Ora apprendiamo che il ministro dell'Interno si appresta a versare il denaro dovuto, stabilito a questo punto da sentenza definitiva, ma solo per le 31 parti civili che hanno fatto già ricorso alla Corte europea per i diritti umani per le numerose inadempienze dello stato italiano nella tutela dei diritti fondamentali durante e dopo il G8.
Si tratta di un tentativo, fin troppo scoperto, di allentare la morsa della giustizia europea sui nostri organi governativi, che nel caso di Genova G8 hanno mostrato di non avere alcuna intenzione di mettere al primo posto la tutela dei diritti fondamentali dei propri cittadini. E lo hanno dimostrato in molti modi, ad esempio con le promozioni degli imputati nel processo Diaz, con le mancate rimozioni degli agenti e dei sanitari condannati, nelle sentenze Diaz e Bolzaneto, con le mancate dimissioni dei capi della polizia che hanno gestito in modo disastroso il G8 del 2001 e gli effetti delle condanne penali (Gianni De gennaro e Antonio Manganelli).
Il brutto gesto dei risarcimenti limitati alle 31 parti civili che già si sono rivolte all'Europa e la perserveranza nel rifiuto di rispettare a pieno le sentenze della magistratura sono altro sale sparso su una ferita che ha già ha squalificato agli occhi di tutta Europa il nostro sistema istituzionale, incapace di affrontare con serietà e rigore i plateali e gravissimi abusi di potere commessi da uomini dello stato.

Enrica Bartesaghi
Presidente Comitato verità e giustizia per Genova

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