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22.09.03

Ansa, IL LEGALE DIFENDE VICEQUESTORE TROIANI, ACCUSATO VICENDA MOLOTOV

IL LEGALE DIFENDE VICEQUESTORE TROIANI, ACCUSATO VICENDA MOLOTOV (ANSA) -
GENOVA, 20
SET - «L' accusa mossa dai pm genovesi del pool G8 al vicequestore Pietro
Troiani è una arrampicata di sesto
grado, di cui taglierò la fune in dibattimento». È il commento dell' avv.
Alfredo Biondi, difensore del vicequestore
romano, accusato di falso e calunnia nell' inchiesta Diaz per la vicenda
delle due molotov.
Secondo l' accusa, infatti, le bottiglie incendiarie sarebbero state usate
come false prove dalla polizia a carico dei
93 manifestanti arrestati.
Troiani è uno dei 30 poliziotti, presenti la notte tra il 20 e il 21
luglio del 2001, durante il G8, all' irruzione nella
scuola, raggiunto in questi giorni dall' avviso di fine indagini.
«Il mio assistito - spiega l' avvocato - ha ampiamente spiegato ai pm di
aver consegnato al dottor Di Bernardini
(vicequestore romano, raggiunto dall' avviso di conclusioni di indagini
preliminari, ndr.) le due bottiglie molotov che
gli erano state portate fuori della scuola Diaz dal suo autista Michele
Burgio. Se poi altri ne hanno fatto un uso
strumentale, come ipotizza la procura, il fatto non è imputabile a Troiani».
Biondi aggiunge infine che «di fronte ad una accusa così assurda, che
credevo di aver smontato ai pm nel corso
degli interrogatori, lascio che facciano pure l' arrosto che io poi
brucerò».
(ANSA).

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