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27.02.04

corriere della sera: coltellate i comandi non c'entrano

www.corriere.it

«Le finte coltellate? I comandi non c?entrano»

Vittima e testimone inventarono l?aggressione dei no global

DAL NOSTRO INVIATO
GENOVA - Il giubbotto dell?agente Nucera? Ne risponderà soltanto il
proprietario e il suo collega che disse di avere visto entrambi, il
giubbotto e l?agente, accoltellati da un no global al primo piano della
scuola «Diaz».
E? forse la novità più rilevante contenuta nella richiesta di rinvio
a giudizio per i poliziotti autori dell?irruzione nella scuola che
ospitava i no global durante il vertice del G8.
Dopo la vicenda delle molotov, il caso di falso (tale lo ritengono i
magistrati) più eclatante dell?inchiesta genovese riguarda l?aggressione
subita da Massimo Nucera, poliziotto del nucleo antisommossa di Roma
guidato da Vincenzo Canterini, il quale sostenne di essere stato
accoltellato da un inquilino della scuola durante l?irruzione. E, a
corredo della tesi, esibì il suo corpetto anti proiettile lacerato da
alcuni fendenti.
«Dopo aver sfondato la porta al grido di "Fermi, polizia!" - fece
mettere a verbale - unitamente all?ispettore capo Panzieri, entravo di
slancio nella stanza buia e mi trovavo improvvisamente di fronte a un
giovane dell?altezza di circa metri 1.70, il quale mi affrontava
impugnando un coltello con la mano destra, puntandomelo con il braccio
destro verso la gola... ».
Una perizia stabilì che le coltellate al giubbotto di Nucera erano
false. Tesi che la difesa dell?agente ha sempre contestato e che è stata
messa in dubbio anche dal perito nominato dal Tribunale durante
l?incidente probatorio avvenuto lo scorso aprile.
Quando le indagini vennero chiuse - era il 12 settembre - il reato
di falso e calunnia con riferimento a questo episodio era stato
attribuito a tutti i funzionari responsabili del blitz, nei confronti
dei quali si ipotizzava una sorta di «dolo successivo».
Accusa che adesso viene cancellata. Il presunto accoltellamento
viene invece interpretato come un «falso» partito dal basso, del quale
non sono responsabili i vertici della struttura di comando che quella
notte doveva dirigere le operazioni.
Una iniziativa isolata, che precedette tutti gli altri presunti
falsi commessi durante e dopo l?irruzione. Secondo i magistrati, gli
unici responsabili e ideatori sono Nucera e l?ispettore capo Panzieri,
per i quali è stato chiesto il processo per falso e calunnia.

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