Home Page

05.12.03

dal Lavoro: Bolzaneto, pentito inguaia generale?

dal Lavoro Repubblica

BOLZANETO, 6 NUOVI INDAGATI. PENTITO INGUAIA UN GENERALE

G8, le dichiarazioni di alcuni agenti riaprono le indagini. Presto interrogato Castelli?

Prima quando erano solo i no global e qualche giornalista a denunciare le violenze avvenute durante il G8 nella caserma di Bolzaneto, c'era chi sfacciatamente parlava di una "menzogna collettiva" studiata a tavolino per gettare discredito alle forze dell'ordine. Come se le dite spezzate, i lacrimogeni nelle celle, i calci, i pugni, gli insulti e le umiliazioni, se le fossero sognate tutti e 300 i fermati in un'orribile notte di luglio. Ma adesso, adesso che anche gli uomini della polizia penitenziaria di sono resi protagonisti delle prime - drammatiche - ammisioni davanti ai magistrati, il quadro dell'inchiesta cambia clamorosamente. E dalla Procura di Genova che gia' dichiarato chiuse le indagini preliminari, partono nuovi avvisi di garanzia. Nei giorni scorsi una mezza decina di persone e' stata inserita nel registro degli indagati: tra di loro insieme ad alcuni agenti dei GOM (Grupo scelto di agenti di custodia) ci sarebbe un generale del Dipartimento amministrazione penitenziaria che sara' interrogato nei prossim igiorni, mentre un altro alto ufficiale e' stato sentito la settimana passata ma nelel vesti di persona informata dei fatti. Fino ad oggi l'attenzione del pm era concentrata sui funzionari della questura che nei giorni del vertice avevano la respnsabilita' di gestire il "centro di temporanea detenzione" allestito in Valpolcevera, e naturalmente su quegli agenti, carabinieri, guardie carcerarie coinvolti nei singoli episodi: ora la Procura vuole salire nel livello gerarchico. Ma soprattuto accertare le responsabilita' dei vertici della poplizia penitenziaria che dopo le confessioni dei suoi stessi uomini e' finita pesantemente sotto accusa. Nelle passate settimane, al termine delle indagini ufficiali, alcuni "pentiti" avevano chiesto di essere interrogati; dopo i loro racocnti, dopo le loro ammissioni, l'inchiesta e' riaprtita e minaccia scenari soprendenti, inquietanti. E' per questo motivo che in Procura appare scontata una prossima convocazione anche di Antonio Sabella, allora al vertice del Dap e oggi tornato afare il magistato in Toscana. Il generale indagato era molto vicino a Sabella, che per la verita' a Bolzaneto trascorse un periodo relativamente breve. Il ministro alla Giustiza, Roberto Castelli, fu un altro che, anche se rapidamente, passo' per la caserma: in tempi recenti, con una punta polemica,, avevasottolineato come nessun magistrato genovese lo avesse voluto ascoltare. Probabilmente i pm colmeranno presto questa lacuna.

MASSIMO CALANDRI

.
.