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12.05.04

differenti commenti sul rinvio a giudizio per bolzaneto

dal mercantile

IL SAPPE "E I DEVASTATORI?"

Scendono in campo anche Donato Capace, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria e Roberto Martinelli (segretario aggiunto del Sappe) alla notizia delle 47 richieste di rinvio a giudizio per l'"affaire" di Bolzaneto "Ribadiamo - dice - che le Forze di Polizia (e in primis la polizia pentienziaria) sono istituzioni asne e democratiche del paese, formate da uomini e donne che quotidianamente svolgono con professionalita', alto senso del dovere e dello Stato . Il difficile compito di operatori della sicuerzza sociale. Certo, la responasbilita' penale e' personale e chi ha eventuialmente ha sbagliato di fronte a prove certe e inconfutabili e' giusto che paghi."
Capace e Martinelli ribadiscono fra l'altro "l'assoluta fiducia del Sappe circa l'operato della magistratura, fermo restando che comunque le richieste di rincvio a giudizio di questa mattina non possono essere lette come patenti di colpevolezza assouta e definitiva a danno di appartenenti alla polizia."
I sindacalisti ricordano e fanno proprio il passaggio del discorso del procuratorre generale di Genova Porcelli all'inaugurazione dell'anno giudiziaro di quest'anno sul G8: "che fine hanno fatto gi autori del saccheggio e della violenza urbana che in quei giorni sconvolse Genova? Perche' le indagini sui teppisti non hanno condotto a risultati numericamente apperzzabili e perche' si pensa chein quei giorni accaddero solamente l'irruzione alla Diaz e le presunte violenze di Bolzaneto?"
Da tempo il Sappe sostiene che, a rileggere la maggior parte dei giornali, emerge evidente che il clima che ha seguito le manifestazioni genovesi sia stato caratterizzato da una sorta di "revisione storica" di quelle tragiche giornate che sembra metere sotto accusa soltanto l'operato delle Forze dell'Ordine."

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Bruno: "Un banco di prova nella difesa dei diritti umani"

Interviene anche Antonio Bruno, uno dei componenti del comitato "Verita' e Giustizia per Genova" sulla vicenda delle 47 richeiste a giudizio che sono state avanzate nei confronti di rappresentanti delle forze dell'ordine. "Costituiscono - afferma - un passaggio positivo nella conferma del tessuto democratico nel nostro paese. Il processo su Bolzaneto e' il banco di prova in cui si misura la difesa de idiritti umani in Italia. Questo avviene proprio nel momento in cui il mondo intero si sta indignando per le torturre anglo-americane nele carceri dell?Iraq occupato. Con serenita' e senza acredine ci aspettiamo che venga fatta luce piena su uno degli episodi piu' bui della storia italiana.
Aggiunge Bruno: "Siamo fortemente interessati a comprendere il livello di coinvolgimento dei vertici del Governo, il vice premier Gianfranco Fini e il guardiasigilli Castelli che si e' distinto per una visita alla casaerma di Bolzaneto apparentemente senza rendersi conto delel terribili violenze psicologiche e fisiche che li si stavano compiendo."

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