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10.08.10

espresso Diaz, promosso Mortola

Diaz, promosso Mortola

di Lia Quilici

L'ex capo della Digos genovese nei giorni dei pestaggi è stato nominato
questore dal ministro Maroni. La Corte d'Appello gli aveva appena inflitto 3
anni e otto mesi per i fatti del 2001

(10 agosto 2010)

Spartaco MortolaLa Polizia di Stato da oggi può vantare un nuovo questore,
fresco di promozione. Si chiama Spartaco Mortola, nato a Camogli e
attualmente numero due alla questura di Torino: è uno dei poliziotti
condannati in appello per il blitz del 2001 alla scuola Diaz, a Genova,
durante il G8.

La notizia è destinata creare non poche polemiche, a quasi dieci anni dalla
"macelleria messicana" e a poche settimane dalla pubblicazione della
sentenza di secondo grado per quei fatti.

A Mortola è stata inflitta una pena di tre anni e otto mesi perché faceva
parte di quel gruppo di uomini delle forze dell'ordine che «preso atto del
fallimentare esito della perquisizione, si sono attivamente adoperati per
nascondere la vergognosa condotta dei poliziotti violenti concorrendo a
predisporre una serie di false rappresentazioni della realtà a costo di
arrestare e accusare ingiustamente i presenti nella scuola», come recitano
appunto le motivazioni dell'appello. In primo grado Mortola era stato
assolto.

All'epoca dei fatti Mortola era il capo della Digos di Genova, quindi il
poliziotto a cui facevano riferimento - per conoscenza del territorio - gli
altri funzionari spediti nel capoluogo per il G8 da Roma e da Napoli. Fu
pertanto a lui che vennero affidate le famose bottiglie molotov portate
dalla stessa Digos all'interno della scuola per giustificare il pestaggio
che ne segui. Al processo, Mortola ammise che portare quelle bottiglie
incendiarie nella scuola fu «una forzatura giuridica». Il Tribunale ha
ritenuto che si trattava di qualcosa di un po' più grave.

Insieme a Mortola sono stati condannati in secondo grado altri 24 imputati,
tra cui il capo dell'anticrimine Francesco Gratteri (4 anni), l'ex
comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini (5 anni),
Giovanni Luperi (4 anni) e Gilberto Caldarozzi (3 anni e 8 mesi).

Nella sentenza, la Corte ha stabilito che la violenta repressione del 21
luglio 2001 (il giorno dopo l'uccisione di Carlo Giuliani) e l'irruzione
alla Diaz erano nate da una «richiesta» arrivata dall'allora capo della
polizia Gianni De Gennaro, a sua volta promosso capo dei servizi segreti.
Una «pressione psicologica» che per la Corte però «non giustifica in nulla
la commissione dei reati né l'eventuale malinteso spirito di corpo che ha
caratterizzato anche successivamente la scarsa collaborazione con l'ufficio
di Procura». Insomma, i poliziotti potrebbero essere poi andati al di là
delle intenzioni, con i pestaggi e le violenze.

La notte del 21 luglio 2001 fu in effetti una delle pagine più nere della
storia della polizia italiana. Nell'operazione Diaz rimasero vittime decine
di persone del tutto estranee agli incidenti che erano avvenuti il giorno
precedente.

Il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, Roberto Traverso, ha
duramente contestato la decisione di promuovere Mortola: «Cosa diranno i
genovesi adesso? Oltre al danno, è una beffa per la nostra categoria, che
per quei maledetti giorni del 2001 sta ancora pagando mediaticamente un
prezzo altissimo. L'amministrazione non ha mosso un dito per la 'truppa' ma
promuove i vertici condannati».

Non si sa ancora a quale città italiana verrà destinato il nuovo questore.
Nessun commento sulla nomina è arrivato dal ministro degli Interni Roberto
Maroni, responsabile della promozione.

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