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29.10.08

G8, polizia contro i manifestanti nuove testimonianze in aula

da il secolo xix del 29 ottobre 2008

G8, polizia contro i manifestanti nuove testimonianze in aula

«Con quella manganellata mi è caduto in testa lo Stato». Lo ha detto la dottoressa Marina Spaccini, pediatra e pacifista, che nel luglio 2001 era a Genova per protestare
contro il G8 e che nella carica della polizia ricevette una manganellata in testa, cosa questa che l’ha portata a intentare causa civile alministero dell’Interno, causa vinta in primo grado
e contro la quale ha fatto appello il Viminale. Tornano in aula le immagini delle cariche della polizia contro imanifestanti durante il G8 del 2001 nel processo a carico di 4 poliziotti del reparto Mobile di Bologna accusati di aver operato arresti su falsi presupposti. A tutti e quattro a diverso titolo sono contestati i reati di falso, e calunnia. Il primo teste è stato
proprio uno degli arrestati di quel giorno, lo spagnolo Adolfo Sesma Gonzales, che ha detto di esser andato dai poliziotti per capire cosa stava succedendo in piazza Manin e di essersi trovato «con una fascetta di plastica attorno ai polsi». Gonzales venne poi portato a Bolzaneto «dove ricordo le torture» dopo «aver firmato un documento in commissariato del
quale non ricordo nulla perché era scritto solo in italiano». Dopo ha parlato uno degli organizzatori della “piazza tematica”, allestita in piazzaManin. Alberto Zoratti, della rete Lilliput, ha raccontato di aver visto un gruppo di ragazzi in nero che stavano scendendo lungo via Assarotti verso la zona rossa. «Erano black bloc e li fermammo noi ha detto Zoratti ,
ma quando arrivò la polizia si dileguarono».


da la repubblica del 29 ottobre 2008

Il video verità su piazza Manin
Adolfo lo avevano accusato d´aver tirato una molotov. Luis Alberto, anche lui spagnolo di Saragozza, era imputato per aver aggredito i poliziotti con una spranga di ferro. I due no-global erano stati arrestati durante il G8, al termine della famigerata carica di piazza Manin, finita con cinquanta pacifisti (gente che marciava con Rete Lilliput, Wwf, scuot, Legambiente o con Don Benzi) feriti a manganellate senza motivo. Ieri mattina in corte d´Assise è stato trasmesso il filmato che sbugiarda i verbali dei poliziotti. Perché Adolfo e Luis Alberto � difesi dall´avvocato Emanuele Tambuscio � si avvicinano ai poliziotti e sembrano quasi chiedere aiuto, altro che molotov e spranghe. Sono anche loro vittime innocenti della gragnuola di mazzate degli agenti, ma vengono portati via. Il loro caso molto tempo dopo sarebbe stato inevitabilmente archiviato. Nel frattempo è stato aperto un procedimento nei confronti dei quattro poliziotti che li catturarono. Uno era già pregiudicato per calunnia al momento dei fatti, sette anni fa. Ieri in aula sono stati anche ascoltati alcuni testimoni: tra di loro Marina Spaccini, pediatra picchiata a sangue (la prima vittima del G8 risarcita), e l´allora responsabile di piazza di Lilliput, Alberto Zoratti. Il processo è stato rinviato al 23 dicembre.
(m. cal.)

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