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15.03.06

lavoro repubblica G8, il processo slitta a settembre

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G8, il processo slitta a settembre
Devoto al Csm, per i Black Bloc si allontana ancora il verdetto

MASSIMO CALANDRI


IL PROCESSO alle 25 presunte Tute Nere che, sostiene l´accusa, devastarono e saccheggiarono la città di Genova durante il G8, slitta al prossimo 26 settembre. Per quanto annunciato, il rinvio brucia sulla pelle di tutti coloro che pretendono sia fatta al più presto giustizia per quelle sciagurate giornate del luglio 2001. La comunicazione ufficiale è arrivata ieri mattina dal collegio del tribunale che ha preso atto della nomina al Csm di Marco Devoto, presidente della seconda sezione penale. Devoto, che si occupava del processo ai 25 e di molti altri procedimenti in corso, prende il posto di Lanfranco Tenaglia, che a sua volta ha deciso di lasciare il Consiglio Supremo della Magistratura per candidarsi con la Margherita in Abruzzo. Quattro anni fa, il giudice genovese era stato il primo dei non eletti al Csm: subentra quindi di diritto e fino a luglio, perché in autunno ci saranno nuove elezioni. Paradossalmente, Devoto a Roma rischierà di occuparsi di un´emergenza - quella del tribunale ligure: pochi giudici, una montagna di processi - alla quale in qualche modo ha contribuito a sua volta. Dopo la pausa estiva tornerà a Genova e comunque vada - anche in caso di una probabile promozione - sarà nuovamente applicato al processo contro i presunti Black Bloc. Con lui resteranno gli altri due giudici del collegio attuale: Riccardo Realini, che da più di un anno è stato trasferito alla Corte d´Appello e in un certo senso è «in prestito»; ed Emilio Gatti, che dopo aver chiesto di essere applicato come procuratore in Kossovo, avrebbe fatto domanda per essere trasferito alla procura genovese. Vale la pena di ricordare che ieri mattina l´udienza in programma sarebbe comunque saltata: tra i 25 imputati ci sono infatti anche Marina Cugnaschi e Vincenzo Vecchi, arrestati nei giorni scorsi per gli scontri a Milano.
Continuano invece le udienze degli altri due processi-chiave del G8: stamani nuovo appuntamento in aula per l´assalto della polizia alla scuola Diaz (29 imputati tra super-poliziotti, funzionari ed agenti); ieri in tribunale il dibattimento in corso era quello relativo ai soprusi e le violenze nella caserma di Bolzaneto (47 sotto accusa: funzionari di polizia, ufficiali dei carabinieri, militari, agenti, guardie carcerarie e medici). Picchiati, umiliati, aggrediti in cella con spray urticanti e addirittura un gas lacrimogeno, alcuni no-global hanno raccontato le angherie subite dalle forze dell´ordine: «Eravamo costretti a restare in ginocchio - ha raccontato uno di loro - ma all´improvviso un agente disse: "Tirateli su, sta per arrivare il ministro"».

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