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22.02.04

Lavoro repubblica: i danni anche per Diaz e Bolzaneto

da Lavoro repubblica

UN NUOVO documento da presentare presto, probabilmente in una giunta straordinaria che chiarisca come il Comune, ritenendo corretto costituirsi in giudizio per i danni materiali del G8, intende fare altrettanto quando sarà il
momento di processare i responsabili delle violenze alla Dia e a Bolzaneto
"Una richiesta di verità e giustizia a 360 - gradi" lo definisce Mario Tullo,
segretario provinciale diessino. E chiaro che non siamo piu' agli, ammininistrativi, ma a quelli politici; e potrebbe essere questa, che va verso le posizioni piu' dialoganti di Rifondazione Comunista, la strada di una mediazione lungo la quale rimettere insieme i vari pezzi della giunta Perlcu, che mai ha subito scossoni come In questi giorni, al punto da far trapelacela clamorosa minaccia ciel sindaco di dimettersi: in risposta al gioco del logoramento praticato ormai da mesi con i litigi e i dissidi nella maggioranza di centrosinistra. Un logoramento che sembra arrivare anche dall'interno del suo partito, i Ds, con la posizione critica presa da sei consiglieri del Cor
ne:e la minaccia del sindaco, ieri ha trascorso la giornata da "politico", scambiando pareri e E discussioni con assessori, consiglieri, esponenti di tutta la coalizione, resta in piedi, anche se mai espressa apertamente; anzi, l'unico messaggio ufficiale che ieri,nonostante sollecitazioni durate uria giornata intera, Pericu ha lanciato è stato che si sta lavorando per un documento -quello la cui stesura è affiata a Marta Vincenzi e Luca Borzani - che arriverà presto, e su cui si potrà discutere. Ma la minaccia di dimissioni, non solo ipotetica, serve anche per far capire a tutti che 1 giochi dei partiti o ancor peggio quelli interni ai vari schieramenti, non possono mettere in discussione la continuità dell'azione amministrativa.
Così, mentre Rífondazione sta a guardare l'effetto delle proprie visioni, ora sono i Ds a vivere i malesseri peggiori; dopo il documento dei sei consiglieri beriingueriani (Casagrande, Delpino, Morettini, Lavagetto Biggio, Molfino) che chiedono la sospensione della delibera e condannano le "eccessive rigidità", quindi anche quella di Pericu, c'é stata una prima risposta stupita del segretario Tullo ("nessuno mi aveva detto niente") che scatena nuovamente i berlingueriani, con tanto di nota limata dai coordinatori Mino Ronzitti ed Andrea Sassano, in cui si conferma che la fiducia a Persi non è e non sarà mai in questione "ma questo non può portarci ad autocensurarci dei nostri convincimenti che abbiamo espresso sia nei gruppo consiliare che in segreteria provinciale; ai contrario di quanto è stato riferlto dal segretario provinciale". Ronzitti e Sassano si dicono pronti anche a disertare il comitato politico dl lunedì sera riversando tutto l'interesse su una riunione della mozione fissata per stamani nella federazione, di piazza de Marini. Dove invece ieri si sono incontrati Tullo, il segretario regionale Margini, una manciata di parlamentari e dirigenti della maggiorana fassiniana, a discutere l'atteggiamento da prendere verso Rifondazione e le possibili soluzioni della crisi, ma anche le liti interne. "Affronteremo il discorso nel comitato politico; sarà un confronto e non un processo" dice Tullo. Ribatte Ronzitti: "Tullo o non capisce o dice il falso, dovrebbe dimettersi". Mette l'uniforme da pompiere Margini, che conferma pieno appoggio a Tullo e al suo lavoro per trovare convergenze in un momento così delicato per la coalizione ,e ipotizza che le tensioni nascano anche da uno scenario nazionale, dalle posizioni díverse prese sia sul mantenimento del contingente in Iraq sia sulla lista unitaria. "Rispetto alla costituzione di parte civile non si può dire che non sia un atto amministrativo, ma è corretto che se si sceglie un certo approccio aI problema, che questo valga per tutti gli argomenti - dice Margini - Ma noi dobbiamo lavoare tutt insieme,se no come faremo a battere Berlusconi e Biasotti? le posizioni critiche sono un valore, ma dobbiamo trovare una convrgenza di tutta la maggioranza e non solo con Rifondazione" Come dire le obiezioni della Margherita fanno il loro valore, le rideste discussione politica di Pdci, Verdi Italia e Valori anche. Ma non si discuterà sicuramente qusta settimana in consiglio: troppo tardi per inserire l' argomento all'ordine del giorno, conferma il presidente Emanuele Guastavino Martedì 2 marzo, giorno d'inizio del processo ai no global; allora? Ah guarda: proprio quel giorno il Consigiio potrebbe saltare, ci sono appuntamenti nazionali cui molti diessini sono invitati...

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