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16.07.08

liberazioneBolzaneto, un pessimo finale


Genova 2001, cancellate giustizia e verità
La malapolitica che disillude i cittadini
Ma Bagnasco "dimentica" la pena di morte

Bolzaneto, un pessimo finale
Caro direttore, non è vero che la memoria fa sempre brutti scherzi, a volte anzi fa riaffiorare i ricordi con un tempismo eccezionale. Mi è capitato così che, all'improvviso, mi tornasse in mente un film del 1986 del regista argentino Héctor Olivera, intitolato "La notte delle matite spezzate". La pellicola ricostruisce la vicenda realmente accaduta nel 1976, nei primi mesi della dittatura in Argentina, di un gruppo di ragazze e di ragazzi rapiti, brutalizzati, torturati ed infine dichiarati "desaparecidos" da un regime che non ammetteva neanche voci minime di dissenso e di ribellione. Un film di denuncia, dove le immagini attraversano lo schermo per restare impresse nella mente dello spettatore: a futura testimonianza di quanto aberrante possa essere la prevaricazione dell'uomo sull'uomo, specie quando le violazioni dei diritti sono esercitate da chi detiene una qualsiasi forma di potere. Queste immagini di violenza e sopraffazione, accantonate nella mia mente con tutto il loro carico di rabbia e di impotenza che le accompagnano, sono saltate fuori alla notizia della sentenza del tribunale di Genova. Forse perché i fotogrammi della pellicola di Olivera e le sequenze dei fatti di Bolzaneto altro non sono che sequenze di uno stesso film. Peccato che il secondo sia stato proiettato nel nostro Paese con un finale che non poteva essere scritto in maniera peggiore.
Giovanni Renella Napoli

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