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10.07.04

Manifesto: foto ricordo Genova 2004

www.ilmanifesto.it 10 luglio 2004

Foto ricordo da Genova 2004
ANNA PIZZO
Vincenzo Canterini, ex comandante della Celere di Roma e recentemente
promosso alla direzione centrale della polizia criminale, potrebbe tra poco
diventare addirittura questore. Una promozione e anche un premio, per
l'ottimo comportamento tenuto durante l'assalto e il pestaggio di 93
manifestanti alla scuola Diaz di Genova, la notte del 21 luglio 2001 e per
quello dei giorni successivi con molotov che comparivano e scomparivano con
una abilità da fare invidia al mago Silvan. Smentendo il suo cognome, il
poliziotto è stato fino ad ora di poche parole sulle giornate genovesi, ed
essendo egli indagato nel processo per «i fatti della Diaz», si fanno già
scommesse sul record minimo di parole che sarà in grado di pronunciare
davanti ai giudici. Lorenzo Guadagnucci è un giornalista che, per ragioni
che ha più volte raccontato, quella notte si trovava nella scuola Diaz: ha
avuto tutte e due le braccia fratturate. Da allora, ha scritto libri, ha
rilasciato interviste e ha creato, con altri, un comitato, che si chiama
Verità e giustizia (www.veritagiustizia.it), che continua a tenere aperta
una porta che in molti vorrebbero chiudere a doppia mandata. Anche questo
luglio, con il Comitato Piazza Carlo Giuliani
(www.piazzacarlogiuliani.org), Verità e giustizia ha organizzato assemblee,
dibattiti, musica, teatro, mostre fotografiche dal 16 al 21 luglio. In
particolare, due incontri, il 17 su «Tre anni di bugie» (Sala rossa,
palazzo Tursi, in via Garibaldi, a partire dalle 11 e il 18, alla stessa
ora, su «La tortura fra noi, storia e cronaca di abusi invisibili» alla
sala del museo di Sant'Agostino, in piazza Sarzano 35 rosso). Tutte e due
le giornate sono dedicate alla memoria di Tom Benetollo, recentemente
scomparso.

Giorgio Scaramuzzino e gli attori del teatro dell'Archivolto hanno messo in
scena, nel luglio 2003, Archivi&Azione il dibattimento negato. Il testo è
redatto esclusivamente sul materiale agli atti (indagine, testimonianze e
dichiarazioni, ordinanza di archiviazione, controdeduzioni degli avvocati
della parte offesa, accertamenti peritali), compreso ovviamente il
repertorio fotografico e filmico. E' dunque una ricostruzione assolutamente
rigorosa dal punto di vista giuridico, tecnico, scientifico. Il Comitato
Carlo Giuliani ne ha fatto un video che verrà venduto nelle edicole a
partire dal 15 luglio, in decine di migliaia di copie, da Unità, manifesto,
Liberazione e Carta. Le stesse quattro testate che nell'ottobre del 2001
diffusero il film di Pietrangeli e altri registi "Genova per noi" e, mesi
dopo, il grande lavoro di ricostruzione contenuto nel fascicolo e nel dvd
«Libro bianco su Genova».

Haidi Gaggio Giuliani è la mamma di Carlo. Faceva la maestra per passione e
per professione, cercando di insegnare ai bambini quel che lega il presente
al passato. Da quel 20 luglio 2001 è diventata, come lei stessa si
definisce, «una testarda della memoria» perché «cancellare la memoria è
sempre stato un mezzo per far passare sopra le teste di ciascuno di noi
cose gravi. Ecco perché bisogna proseguire, con caparbietà, a riproporre la
memoria». Ciascuno lo fa a suo modo: lei letteralmente «battendo» l'Italia
in lungo e in largo, ovunque la chiamino, per raccontare, discutere,
ragionare. Altri, scrivendo libri, scattando foto, girando film,
pubblicando articoli, parlando dalle radio, creando comitati, diffondendo
pubblicazioni, recitando in teatro. Pretendendo la verità.

E nessuno ci venga a dire che quello di quest'anno, in fondo, non è altro
che il terzo anniversario della morte di Carlo.

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