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25.01.07

Primocanale: MOLOTOV G8: "DISTRUTTE PER ERRORE"

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MOLOTOV G8: "DISTRUTTE PER ERRORE"
25/01/2007 ore 17:56
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L’informativa della questura trasmessa mercoledì su
richiesta dei pubblici ministeri delegati dal
tribunale scrive che le due bottiglie incendiarie
sparite “potrebbero essere state distrutte
erroneamente assieme ad altri reperti”. E nell’aula
del tribunale di Genova il pm Enrico Zucca ipotizza
che alcuni poliziotti, imputati nel processo per le
violenze del G8 per i fatti della scuola Diaz, abbiano
concorso alla sparizione delle molotov. Il tribunale
di Genova, presieduto da Gabrio Barone, ha dichiarato
in ogni caso infondate, sul piano tecnico, le
eccezioni sollevate dalla difesa sull'accertamento
della indisponibilità delle due molotv e ha ordinato
la prosecuzione del processo. "Tutti i reperti - ha
sottolineato il presidente - risultano regolarmente
sequestrati". In merito alle molotv sparite o
distrutte, il tribunale ha spiegato che "gli
accertamenti saranno svolti con una nuova inchiesta".
Il processo, rinviato al 31 gennaio, proseguirà anche
senza le due prove sparite, come ha confermato Silvio
Romanelli, avvocato di Vincenzo Canterini, il
poliziotto che era a capo del reparto di Roma che fece
irruzione nella scuola Diaz. Fuori dall’aula, intanto,
per tutta la mattinata di oggi, un gruppo di
sostenitori del Comitato Verità e Giustizia per Genova
ha dato vita a un presidio. Enrica Bartesaghi,
presidente del comitato e mamma di una dei 23
arrestati della Diaz finiti anche a Bolzaneto ha
detto: “Penso che sia un incidente che, a distanza di
cinque anni e mezzo, si scopra che le prove più
importanti di questo processo sono probabilmente
distrutte”. Presente anche Lorenzo Guadagnucci,
giornalista del Resto del Carlino, picchiato
all’interno della scuola: “Questo delle molotov
sparite – dice – è l’ultimo di una serie di
boicottaggi operati dalla polizia contro il normale
esercizio dell’azione giudiziaria”. Il gip Lucia
Vignale ha invece archiviato la posizione di Alfonso
Sabeòòa, giudice del tribunale di Roma che era
accusato di abuso d'ufficio e abuso d'autorità sugli
arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulle violenze
avvenute nella caserma di Bolzaneto durante il G8, nel
2001, a Genova.

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