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22.09.03

Repubblica, DIAZ LA GALLERIA DEGLI ORRORI

DA lAVORO rEPUBLBICA

DIAZ LA GALLERIA DEGLI ORRORI
Nei verbali le violenze e i pestaggi della notte piu' lunga

THOMAS Daniel Albrecht, violoncellista nato a Dresda 24 anni fa, è
condannato dall'ordine alfabetico ad essere il primo della lista: Albrecht'
più 92, è scritto nei verbali di poli
zia e nei documenti della ocura genovese relativi ai (93) no-global pestati
a sangue ed ingiustamente arrestati durante il famigerato blitz nella
scuola Diaz. Thomas Daniel Albrecht è stato interrogato dai magistrati che
indagano sulle violenze del G8, e come lui M.S., un altro giovane tedesco
la cui identità - proprio per la delicatezza delle sue deposizioni - viene
per il momento taciuta. I due ragazzi hanno ricostruito davanti ai pm del
capoluogo ligure ed a quelli di Berlino, dove si sono svolti gli
interrogatori, le fasi del massacro perpreatato dalla polizia italiana la
notte de l21 luglio 2001.
Repubblica e' in grado di publbicare alcuni passaggi di queste
agghiaccianti testimonianze -.vagliate a lungo dai giudici, che hanno
obbligato i loro interlocutori a rispondere a mille domande -e io fa
evitando accuratamente di commentare. 1 racconti dei protagonisti sono
sufficienti, crediamo.
All'interno della scuola Diaz è circa mezzanotte: «...i poliziotti che
venendo dalle scale entrarono a passo veloce nel corridoio, gridavano delle
parole in lingua italiana di cui ho capito solamente 'bastardi' e pezzi di
m..' e picchiarono subito le prime persone che stavano (li piedi vicino al
mure e che tenevano le mani alzate, ( ..) I poliziotti si fermavano da
davanti ad ogni persona a la colpivano dall'alto e con tutta la forza. (,
,.) Uno del poliziotti mostrava il suo disprezzo nel confronti di una donna
e di altre persone che stavano per terra lungo il muro toccandosi in mezzo
alle gambe e muovendo i fianchi avanti ed indietro, come per imitare un
atto sessuale. (...) Sulla mia destra si trovava KàtharinaZ. Ho osservato
come uno dei poliziotti la colpiva - in mezzo alla faccia con un pugno
sferrato con la mano guantata e come lei poi sanguinasse- dalla bocca. Ho
ricevuto almeno tre - colpi di manganello in testa, di questi uno era
talmente forte che non ci sentivo più dall'orecchio sinistro e cominciai a
sentire dei rumori metallici all'interno della testa». Albrecht finisce in
ospedale, sottoposto a Tac. «il mattino dopo un medico mi spiegò che nel
mio cranio si era formato un ematoma e che dovevo essere operato. Martedì
24 luglio venne una collaboratrice dell'ambasciata tedesca e mi informò che
mi trovavo in stato di detenzione preventiva. Era la prima volta che mi
veniva spiegato perché prima ero sempre circondato e sorvegliato dalla
polizia».
Anche M.S. racconta dell'irruzione: «Erano già entrati, si udivano urla e
gente piangere. La polizia era salita al primo piano, improvvisamente
vennero spentele luci e i poliziotti ricominciarono a picchiare. Sentii le
grida, e cercai di proteggermi. (...) Vidi un poliziotto afferrare i
capelli di un ragazzo che portava le freccine, i dread-lock. Gliene tagliò
una ciocca e se la mise in tasca».
Secondo i pm che hanno chiuso nei giorni scorsile indagini preliminari,
responsabili deil'irruzione non sono semplicemente i "celerini" romani agli
ordini del vice-questore Vincenzo canterini e del suo bracci odestro
Michelangelo Fournier. Certo questi agenti - il VII Reparto Mobile noto
soprattutto in tutta Italia per le feroci cariche da stadio, lanciate con
tanto di urla di guerra "Geronimo" - dono sicuramente protagonisti de
lmassacro.
La Procura, non potendoli identificare uno per uno perche' coperti da
fazzoletti e caschi (come i black block) chiedera' d iprocessare Canterini,
Fournier e gli otto capo-squadra.
In concorso con loro uomini (ignoti) ma anche con tutti gli altri agenti
compresi quelli che indossavano la pettorina gialla (Digos e squadra mobile
genovese) che picchiarono indiscriminatamente e senza ragione, dentro e
fuori l'istituto scolastico.

MASSIMO CALANDRI

MARCO PREVE

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