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26.06.04

reuters: G8, udienza preliminare per 29 agenti


Violenze G8 Genova, udienza preliminare per 29 agenti
Sat June 26, 2004 1:08 PM GMT
GENOVA (Reuters) - Udienza preliminare movimentata questa mattina a
Genova, tra strette misure di sorveglianza, per 29 dirigenti e agenti di
polizia accusati del pestaggio arbitrario di alcune decine di manifestanti
nel luglio 2001 in una scuola della città , durante le contestazioni al
vertice G8.
Il giudice ha infatti deciso di espellere dall'aula gli interpreti di
italiano-tedesco, riservandosi di riammetterli, dopo aver sorpreso uno di
loro a scattare foto agli indagati con un videotelefonino. Sono una
novantina le parti civili, secondo quanto riferito da fonti legali, in
buona parte familiari dei giovani che hanno denunciato di aver subito
violenze da parte di uomini delle forze dell'ordine. I reati contestanti
dai magistrati ai poliziotti vanno dalle lesioni al falso e calunnia e
abuso d'ufficio.
Tra i poliziotti che compaiono davanti al giudice per le indagini
preliminari Daniela Faraggi, l'ex capo del Servizio centrale operativo
Francesco Gratteri, il suo vice Gilberto Caldarozzi, l'ex vice capo
dell'Ucigos (reparti speciali della Polizia) Giovanni Luperi.
La zona in cui sorge il Palazzo di Giustizia è transennata e guardata a
vista da numerosi agenti. Il procuratore capo ha vietato l'accesso al
tribunale a fotografi e cameramen.
In mattinata, una quarantina di persone hanno manifestato contro i
poliziotti imputati, con striscioni e cartelli.
La sera del 21 luglio di tre anni la polizia fece irruzione in una scuola
dove dormivano alcune decine di manifestanti che partecipavano al meeting
anti-G8, il vertice del sette paesi industralizzati con la Russia che si
teneva nella città ligure.
La polizia arrestò 93 persone - alcune elle quali picchiate senza motivo -
che furono successivamente prosciolte. A motivare l'irruzione, dissero gli
agenti, il lancio di alcuni sassi contro una volante della polizia. Nella
scuola, la polizia annunciò di aver ritrovato due bombe molotov. Ma, come
accertarono successivamente i magistrati grazie a un "pentito", i due
ordigni sarebbero stati collocati da alcuni agenti nell'edificio per
usarle come false prove a carico dei manifestanti.

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