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11.10.07

Secolo xix Agnoletto: «Blitz alla Diaz deciso a Roma


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Agnoletto: «Blitz alla Diaz deciso a Roma

Da una parte, Vittorio Agnoletto, testimone chiamato dalle parti civili,
che tiene ad assicurare che alla Diaz al momento dell’irruzione della
polizia - era la notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 - non c’erano persone
estranee al Genoa Social Forum; dall’altra, Marco Valerio Corini,
difensore di alcuni dei poliziotti imputati, che vuole dimostrare come la
situazione fosse sfuggita di mano al Social Forum.

Dopo avere raccontato che l’irruzione venne probabilmente decisa
“dall’alto” - «la conversazione che ebbi la notte della Diaz con il
prefetto Andreassi mi confermò che tutta l’operazione era stata decisa dai
vertici romani e che lui ne era a conoscenza», ha spiegato Agnoletto -
l’allora portavoce del Gsf ha aggiunto un particolare imporante, parlando
di una videocassetta, girata dal regista Davide Ferrario e parzialmente
trasmessa su La7 la sera stessa dell’ irruzione, in cui «si evince una
stretta relazione tra i poliziotti e i black bloc. La videocassetta è
stata presentata all’ audizione del Parlamento e poi non se n’è più
parlato».

È questa la sintesi dell’ennesima udienza del processo sull’irruzione
della polizia alla Diaz durante il G8 genovese, aperta con la polemica
rinuncia (gi anticipata dal Secolo XIX) dell’avvocato Maurizio Mascia
alla difesa di Spartaco Mortola e Nando Dominici, all’epoca
rispettivamente capo della Digos e della squadra mobile genovese.

La difesa di Mortola è stata assunta da Piergiovanni Junca, mentre per
Dominici si è proceduto alla nomina di un legale d’ufficio (Giovanna
Novaresi) che ha chiesto i termini a difesa. Si torna in aula mercoledì
prossimo.

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