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03.02.07

Secolo xix: Agnoletto, scintille col procuratore

DOPOLEMOLOTOV
Agnoletto, scintille colprocuratore
«Perché ordinò di distruggere i reperti della Diaz?» Lalla: «Non sapevo
delle bottiglie»

GENOVA. Agnoletto attacca e Lalla risponde.

Il tema?Ovviamente il G8 e le ormai famose molotov portate dalla polizia
all’interno della scuola Diaz nel luglio del 2001 per incastrare i no global.
Le stessemolotov recentemente risultate
“distrutte per sbaglio”.
Una chicca, quest’ultima, sulla quale non poteva non intervenire
l’europarlamentare
Vittorio Agnoletto, portavoce delGenoa SocialForumdurante
il G8 genovese.
Ieri mattina si è recato dal procuratore capo Francesco Lalla
proprio per parlare soprattutto di
questa sparizione di prove dal processo
che si sta celebrando contro 26 dirigenti di polizia imputati per la violenta
irruzione nella scuola.
E l’europarlamentare ha usato affermazioni molto dure. «Lasciare le molotov
alla polizia ­ha esordito
Agnoletto parlando con i giornalisti
alla fine dell’incontro con Lalla ­è stato come affidare dei barattoli di
marmellata ai bambini che erano appena
stati trovati con le dita dentro.
Questa storia sembra una telenovela.
Ho chiesto al procuratore se non si ritenga
responsabile della scomparsa delle bottiglie incendiarie, visto che
nel dicembre del 2002 aveva chiesto al gip la distruzione del materiale
lasciato
all’interno della Diaz. Lalla mi ha risposto che in quel momento, nella sua
veste di procuratore aggiunto,
si stava occupando dell’inchiesta sui 93no global.
E, visto che la stessa era stata archiviata, non aveva
più bisogno di prove a loro carico.
Allora ho fatto notare al procuratore che le stesse prove erano anche di un
altro processo e quindi non andavano distrutte».
E ancora: «Ho chiesto al procuratore se non intenda aprire un’inchiesta
contro la questura visto che, responsabile della sparizione delle molotov è
la polizia».
L’europarlamentare ha quindi domandato a Lalla come mai non sia stato
trovato il verbale di sequestro delle molotov:
anche su questo aspetto secondo Agnoletto
dovrebbe essere aperta un’indagine visto, ha sottolineato, che il verbale
deve esserci per legge.
L’ex portavoce del Genoa Social Forum ha poi commentato di aver
compreso che esiste una chiusura totale sulla possibilità di riaprire
l’inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani.
«A tale proposito il procuratore capo ha definito le dichiarazioni di
Placanica
inattendibili ­ha ancora commentato Agnoletto
­Ho chiesto che cosa farebbe se una richiesta in tal senso giungesse dalla
Corte Europea.
“Valuteremo” ha risposto. Nessuno di noi chiede vendetta, vogliamo soltanto
verità e giustizia. Ma questo tribunale sembra muoversi soltanto al
passocon la burocrazia, non dimostra collegamento e coordinazione ma
una grande “timidezza” nel riaprire i processi».
Da parte sua, il procuratore capo Lalla non si è tirato indietro.
Pressato dai cronisti ha dichiarato: «Avevo chiesto al gip di far
distruggere il materiale rimasto nella Diaz perchè non
serviva più per lamia inchiesta ormai archiviata: c’era di tutto in quella
scuola,ma non potevo certo immaginare che ci fossero anche le molotov.
Comunque la decisione è stata del gip.
Agnoletto vi ha riferito del nostro colloquio in modo parzialmente strumentale
e per alcuni aspetti falso. Ho solo risposto a specifiche domande rivoltemi
da un parlamentale europeo.
Che la procura abbia aperto un’inchiesta sulla vicenda della sparizione
delle molotov è stato già reso noto.
Ovviamente decisioni e opinioni saranno formulate al termine delle indagini
e non ora. Al momento non sono stati scritti né nomi di indagati
né un’ipotesi di reato: è chiaro comunque che al centro dell’inchiesta
c’è la questura. Occorre però accertare se si tratta di distruzione o
smarrimento.
Abbiamo poi valutato di non riaprire le indagini sull’omicidio di
Giuliani perchè non sono emersi fatti nuovi. Abbiamo giudicato Placanica
assolutamente inattendibile visti i tempi e le modalità prescelti per
rilasciare
le sue dichiarazioni. Anche in considerazione del fatto che nel
settembredel2006,
quindi pochi mesi fa, chiamato come testimone, scelse di
avvalersi della facoltà di non rispondere.
Per quanto riguarda i processi sul G8, infine, ho formulato una previsione
ottimistica: dovremmo arrivare alle sentenze entro la fine del 2007».

ELISABETTAVASSALLO

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