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02.10.04

Secolo xix: «Giallo sui tabulati delle chiamate nella notte del blitz»

«Giallo sui tabulati delle chiamate nella notte del blitz»
G8, processo Diaz. Avvocato accusa

Genova. Potrebbe essere un'udienza dai toni alti. Un'udienza nella quale potrebbero non mancare i colpi di scena quella di stamattina. A palazzo di giustizia è previsto un nuovo appuntamento davanti al giudice Daniela Faraggi per l'udienza preliminare sul rinvio a giudizio dei 28 poliziotti indagati per l'irruzione nella scuola Diaz durante il G8 genovese. Tra loro ci sono anche alti funzionari. L'avvocato del Foro della Spezia Marco Corini chiederà in aula di avere copia dei tabulati telefonici originali nei quali sono state registrate le telefonate intercorse quella notte tra i poliziotti che si trovavano all'interno della scuola e l'esterno. Lo farà in aula in quanto ieri mattina si è recato presso la segreteria del giudice Faraggi, presentando la medesima richiesta, ma gli è stato risposto che in possesso del gip ci sono soltanto i tabulati elaborati e non gli originali.
«Mi auguro - ha commentato l'avvocato Corini al Secolo XIX - che si voglia fare chiarezza su questo punto. Gran parte di questa udienza si sviluppa sui tabulati telefonici: i pm Enrico Zucca e Francesco Albini Cadorna li hanno prodotti come prova. Mi risulta che però gli stessi siano stati elaborati dagli uomini della squadra mobile. Ascoltandoli, infatti, vi sono passaggi tronchi e poco chiari. Per questo ho chiesto di poter ascoltare i tabulati originali: mi sembra questo un evidente diritto della difesa. Mi è stato detto, però, che non sono a disposizione del gip. Spero che in aula sia fatta chiarezza su questo punto assolutamente determinante per l'intera udienza preliminare. Mi auguro che i tabulati originali siano almeno a disposizione dei pm. Chiederò di averne copia e chiederò anche un rinvio delle udienze per avere il tempo necessario per ascoltarli».
L'avvocato Marco Corini difende Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri, l'ispettore supriore Davide Di Novi e il sovrintendente Renzo Cerchi. Ricordiamo che il legale del Foro spezzino insieme ai due colleghi Enrico Marzaduri e Carlo Di Bugno aveva chiesto lo scorso novembre che gli atti dell'inchiesta fossero trasmessi alla Procura di Torino. La richiesta era stata motivata in quanto i tre avvocati avevano sostenuto che a Genova non vi era "obiettività di giudizio". Questo perchè uno dei pm di turno la notte del blitz, Francesco Pinto, avrebbe ordinato per telefono al dirigente della squadra mobile di Spezia Filippo Ferri, di scrivere a verbale che le molotov (poi risultate false) erano state trovarte al piano terra della scuola, un posto, quindi accessibile a tutti. Un fatto che era emerso dall'interrogatorio di Spartaco Mortola, ex capo della Digos di Genova, che poi però, successivamente, aveva corretto il tiro. E' evidente che di fronte a tali ipotesi, l'ascolto dei tabulati originali, per i legali, diventa determinante.

El. V.
02/10/2004

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