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26.09.07

Secolo xix Perugini accusa: «A Bolzaneto gettati gas urticanti nelle celle»

Secolo xix

Perugini accusa: «A Bolzaneto gettati gas urticanti nelle celle»
il processo g8 di genova


Genova. «Stavo soprattutto nell'ufficio di trattazione degli atti e dalla
mia postazione non ho sentito urlare, né ho visto episodi di violenza
mentre transitavo nei corridoi». Così si è difeso in tribunale, ieri
mattina, l'allora vicecapo della Digos genovese, Alessandro Perugini,
imputato al processo per le violenze avvenute alla caserma di Bolzaneto
durante il G8 di Genova. Perugini, primo di 45 imputati per le violenze di
Bolzaneto - sentito in aula dal pubblico ministero Patrizia Petruzziello -
è accusato di abuso d'ufficio e d'autorità contro detenuti o arrestati e
di non aver impedito che si esercitassero violenze contro alcuni
manifestanti. Perugini ha spiegato: «Avevo alcune perplessità sulla
gestione del servizio di sorveglianza. Venerdì avevamo disposto che la
polizia si fermasse a vigilare i fermati, sabato invece un contingente di
carabinieri. Domenica notte andammo via prima dell'arrivo dei fermati
della Diaz.». Perugini ha aggiunto: «Ho avuto visuale sul corridoio, a
Bolzaneto, e sono andato una o due volte nel corridoio delle celle. Li ho
visti in piedi con la faccia al muro, ma non ricordo altro. Non c'erano
donne». Ha poi detto di aver parlato brevemente solo con un paio di
fermati: «Fournasier, al quale dissi che non potevo fare niente per lui».
Un fermato voleva chiamare il padre alla Spezia e «io provai col mio
cellulare». Perugini ha confermato l'episodio dei gas urticanti: «Tornai
nelle celle sabato con l'ispettore La Rosa e un tenente dei carabinieri a
controllare perché da fuori avevano spruzzato del gas urticante». Perugini
suggerì di piazzare un militare all'esterno e sollecitò eventuali visite
in infermeria per chi fosse stato irritato dai gas. «Non ho fatto nessuna
nota e nessuna indagine - ha ammesso - c'era tanto da fare
nell'immediatezza». Della visita dell'allora ministro Castelli, ha detto:
«L'ho visto transitare dal mio ufficio. Si fermò una decina di minuti».

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