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04.03.04

Secolo xix: resteranno impuniti molti massacratori

IL COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA «Resteranno impuniti molti autori dei
pestaggi»


Genova«L'inchiesta sulla Diaz è finita e ora aspettiamo le decisioni
del Gip. Intanto vorremmo ricordare che fra gli indagati mancano
molti nomi». E' quanto afferma il Comitato Verità e Giustizia di
Genova, che in un comunicato spiega come «non figurino nell'elenco
gli autori materiali dei pestaggi, sfuggiti alla giustizia perché
hanno agito mascherati e sono quindi rimasti anonimi». Il Comitato
ricorda che non sono stati identificati gli aggressori di Mark
Covell, il giornalista inglese massacrato e ridotto in coma in via
Battisti, appena prima dell'irruzione. «Manca poi - prosegue la nota -
uno dei funzionari che hanno firmato il verbale d'arresto, quello
che parla delle due famose molotov (collocate in realtà dalla stessa
polizia): la firma è risultata illeggibile e l'omertà ha penosamente
trionfato. Per quella che i pm hanno giudicato una falsa coltellata,
sono indagati per falso e calunnia solo l'agente Nucera che l'ha
denunciata e il collega che ne confermò la versione. Tutti gli altri,
all'improvviso, sono stati scagionati». «Uno dei trenta indagati -
dice ancora il Comitato Verità e Giustizia - è stato scagionato dai
pm perché non faceva parte della catena di comando. E' una scelta di
cui prendiamo atto, ma ci risulta che la polizia di Stato abbia
sempre rifiutato di far sapere qual era nel dettaglio la catena di
comando. In sostanza dopo due anni e mezzo di indagine sappiamo chi
non era nella catena di comando (il dirigente prosciolto), ma non
sappiamo come questa catena fosse composta. Non è un gran risultato
per chi ha condotto l'inchiesta». Il Comitato chiede infine la
rimozione dei funzionari indagati per la Diaz che attualmente
ricoprono cariche di primo piano ai vertici di servizi di interesse
nazionale.

del 4.3.2004 Ciao Stefano
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BREVI



I sindacati di categoria
«Aspettate a condannare»

RomaSolidarietà dai sindacati di polizia agli agenti coinvolti nei
fatti della Diaz e di Bolzaneto. Per il Sappe «sembra che a pagare
siano solamente i pesci piccoli, vittime - loro malgrado - di
incapacità gestionali e di comando». «La richiesta di rinvio a
giudizio non è una condanna. Siamo certi che alla fine i fatti
verranno fortemente ridimensionati», afferma la Uilps. E
l'Ugl: «Assicureremo tutta l'assistenza possibile ai poliziotti.
Questa vicenda ripropone il problema della tutela legale».



IL DENARO TRASFERITO DAL MINISTERO DELL'INTERNO Devastazioni, il
Comune di Genova risarcito con quasi 8 milioni di euro



RomaAmmonta a 7.746.853 euro la cifra che è stata trasferita, tramite
il ministero dell'Interno, al Comune di Genova per far fronte ai
danni provocati dalle manifestazione di protesta nell'ambito del G8
del luglio di tre anni fa. Lo ha spiegato il ministro dell'Interno,
Giuseppe Pisanu, intervenendo in aula alla Camera al question time.
Pisanu ha ricordato che i pagamenti complessivamente effettuati
ammontano a quasi cinque milioni (4.950.817 euro) e la cifra residua,
pari a 2.796.036 di euro, è stata lasciata nella disponibilità del
Comune di Genova, per la copertura di spese comunque connesse ai
danni subiti dalla città nel luglio 2001. Nella stessa occasione, su
domanda del deputato ligure Giorgio Bornacin (An), Pisanu ha
accennato alle manifestazioni di martedì a Genova in coincidenza
dell'apertura del processo contro 26 persone accusate di devastazione
e saccheggio, spiegando che si sono svolte «senza alcun incidente: il
dibattimento è iniziato regolarmente, la sicurezza dei cittadini è
stata puntualmente salvaguardata e così pure il diritto di
manifestare. E come avevano preannunciato Prefettura e Questura di
Genova, non vi sono state né zone rosse, né zone franche». Pisanu ha
spiegato che in occasione delle prossime udienze del processo
l'ordine pubblico sarà gestito alla stessa maniera.

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