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18.11.05

Vari organi di stampa su interrogatori parti lese Diaz

http://www.adnkronos.it:80/3Level.php?cat=Liguria&loid=1.0.213199521
Daniel Albrecht: "E' stato un pestaggio brutale"
G8, PROCESSO DIAZ: ASCOLTATO STUDENTE TEDESCO
A giudizio 29 poliziotti, imputati per lesioni, violenza, falso ideologico
e calunnia, dopo l'irruzione, la notte del 21 luglio 2001, nella scuola
genovese occupata
Genova, 17 nov. (Adnkronos) - E' stata dedicata all'ascolto di Daniel
Albrecht, lo studente tedesco all'epoca dei fatti 21enne, l'udienza di
questa mattina, presso il Tribunale di Genova, del processo riguardante
l'irruzione della polizia nella scuola Diaz, la notte del 21 luglio 2001,
durante il G8. Il processo, presidente Gabrio Barone, pm Enrico Zucca e
Francesco Cardona Albini, vede un centinaio di parti lese e 29 tra
poliziotti e personale dell'amministrazione penitenziaria imputati a vario
titolo per lesioni, violenza, falso ideologico, calunnia.
''Eravamo accucciati a terra - ha raccontato il giovane - e loro ci
colpivano in testa, io stesso sono stato colpito alla testa e sulle
braccia. E' stato un pestaggio brutale, ho avuto paura per la mia vita.
Gridavano bastardi''. Secondo il racconto, i poliziotti colpivano con
manganellate, pugni e calci. La domenica mattina Albrecht e' stato
sottoposto a una tac per la ferita alla testa, gli e' stato riscontrato un
ematoma ed e' stato operato di urgenza. Non e' in grado di riconoscere gli
aggressori. L'udienza riprendera' nel primo pomeriggio, con l'audizione di
Valeria Bruschi.
G8: PROCESSO DIAZ, ASCOLTATO STUDENTE TEDESCO (2)
Pubblicata il 17 Novembre 05
(Adnkronos) - E' stato il riconoscimento da parte di Valeria Bruschi di
Giovanni Superi, sulla porta della scuola Diaz la notte dell'irruzione, il
fatto saliente dell'audizione del pomeriggio. Nell'aula bunker del
tribunale genovese la Bruschi, allora studentessa 26enne, ha ricordato di
avere visto l'ex vicecapo dell'Ucigos genovese Superi sulla porta della
scuola, in mezzo ad altri funzionari, in atteggiamento pacifico, mentre
era ancora in corso uno strascico di violenza. Superi, assieme agli altri,
secondo la Bruschi si sarebbe voltato per non vedere.

G8/ BERTINOTTI:GOVERNO UNIONE FACCIA COMMISSIONE INCHIESTA SU GE
"Fu repressione". Formigoni: "No ci fu distruzione da movimento"
17-11-2005 18:38 - Articoli a tema
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Roma, 17 nov. (Apcom) - "Sarebbe un bene se la prossima legislatura
cominciasse con la istituzione di una commissione di inchiesta
parlamentare sui fatti di Genova 2001". Ospite a Telecamere, Fausto
Bertinotti propone di "ricostruire così la verità storica" sui disordini
verificatisi nel capoluogo ligure in occasione del G8 del luglio di
quattro anni fa. "La magistratura farà il suo corso - aggiunge il
segretario del Prc - ma è importante costruire una verità condivisa. La
mia verità è che in quell'occasione ci fu un'opera di repressione da parte
delle forze dell'ordine nei confronti del movimento".
Dissente nettamente dalla visione di Bertinotti il governatore della
Lombardia Roberto Formigoni, pure ospite in studio. "Prima ci fu l'opera
di distruzione da parte del corteo, dei Disobbedienti e delle 'tute
nere'", dice l'esponente di Forza Italia. Replica Bertinotti: "I Black
furono lasciati scorazzare indisturbati".

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=43903
Processi G8, i testimoni accusano i poliziotti
- di Piero Pizzillo -
Due processi relativi al G8 ieri in tribunale: uno riguarda la
prosecuzione degli interrogatori dei testi nonchè parti lese per i fatti
relativi al blitz effettuato dalla polizia alla Diaz la sera 21 luglio
2001 (penultimo giorno del drammatico vertice), che vede nella veste di
imputati 29 poliziotti (alti dirigenti, funzionari, capisquadra, agenti),
accusati a vario titolo di concorso in lesioni di 93 no glabal, che si
trovavano all'interno della scuola, di arresto illegale degli
stessi, nonchè di falso, calunnia e abuso d'ufficio; l'altro concernente
un episodio avvenuto nella tarda mattinata di quel sabato nei pressi della
questura, quando alcuni dei cosiddetti pacifisti si staccarono dal corteo
autorizzato, diedero luogo a una sassaiola, cercando anche di scavalcare i
container posti a presidio del palazzo di via Diaz. Seguì l'intervento
delle forze di polizia che portò all'arresto per resistenza di sei
giovani, tra cui il quindicenne di Ostia, Marco Mattana, fotografato e
filmato nonchè ripreso dalle Tv di tutto il mondo con l'occhio pesto e
sanguinante.
Adesso siedono sul banco degli imputati cinque poliziotti, tra cui
l'allora vice capo della Digos Sandro Perugini, accusati d'aver agito in
violazione delle norme, procedendo ad arresti illegali, con uso
ingiustificato di violenza, nonchè con abuso di potere (per lo stesso
episodio era stato indagato Spartaco Mortola, all'epoca capo della Digos,
oggi vice questore ad Alessandria, con l'accusa di abuso d'ufficio,
calunnia e falso. Il 29 ottobre dell'anno scorso il giudice Maria Letizia
Califano lo ha prosciolto, con formula piena «per non avere commesso il
fatto». Il difensore Maurizio Mascia ha smontato l'accusa, dimostrando che
gli arresti sono stati eseguiti nella caserma di Bolzaneto, dove il
relativo verbale è stato redatto e dove Mortola non ha mai messo piede
durante il G8. Sempre quel giorno l'ispettore Giuseppe De Rosa patteggiò
un anno e otto mesi, con condizionale).
Per l'episodio della questura sono pertanto rimasti alla sbarra quattro
poliziotti, difesi da Piero Franzosa, che sostiene la mancanza di prove, e
Perugini (per l'accusa avrebbe colpito con un calcio al viso Mattana),
assistito da Giovanni Scopesi e Vittorio Pendini. Ieri il tribunale ha
interrogato come testi due dei sei giovani. Il primo Alessandro Berti,
fotografo dilettante, ex operaio metalmeccanico, ha tra l'altro detto: «I
poliziotti erano su di giri, abbastanza nervosi. Mi hanno accerchiato e
colpito, ci dicevano â??bastardi, state zitti, altrimenti vi ammazziamoâ??.
Volevo dargli il rullino ma mi hanno spaccato la macchina. Chiesi di
portarmi da un medico, ma mi risposero che me ne avrebbero date ancora
tante». Fabrizio Longarini di Civitavecchia ha ricordato d'aver detto agli
agenti che era un giovane avvocato, ma lo hanno percosso ugualmente.
Entrambi sono stati portati nel carcere di Alessandria e poi scarcerati.
Per quanto riguarda l'udienza per la Diaz, il giovane musicista tedesco
Thomas Albrecht, sentito come teste, ha detto, tra l'altro: «un agente
prese per i capelli e mi schiacciò la testa contro il pavimento.
All'ospedale mi saturarono la ferita e mi portarono in rianimazione,legato
alla barella con le manette».

http://www.agenews.it/notizia.php?c=25&in=28623
17/11/2005 - 18:49
GENOVA: G8; DIAZ, TESTE RICONOSCE IMPUTATO IN UN VIDEO
(AGE) GENOVA ''E' lui, quello con il completo blu e gli occhiali''. Cosi'
Valeria Bruschi, di Ferrara, una delle ragazze picchiate e poi arrestate
nella palestra della scuola Diaz durante il G8 di Genova, oggi teste dell'
accusa nel processo contro 29 poliziotti, ha riconosciuto in un filmato
Gianni Luperi, ex n. 2 dell' Ucigos come uno dei funzionari che arrivarono
nella palestra dopo il pestaggio. ''Mi ricordo - ha detto - che, subito
dopo il pestaggio, entrarono in palestra alcuni poliziotti con la
pettorina e altri in borghese. Uno di loro si volto' verso di noi e ci
disse 'bambini cattivi'. Era stempiato, con pochi capelli grigi. Con lui
c' era un funzionario con giacca blu e occhiali, lo stesso che ho rivisto
due giorni dopo quando mi trovavo nel carcere di Alessandria. Veniva
intervistato alla tv: era Gianni Luperi''. E' stato il pm Zucca a chiedere
e ottenere che alla teste venisse fatto vedere un filmato girato nella
palestra. La teste ha subito riconosciuto Luperi nel gruppo di funzionari
alcuni dei quali poi sono stati indagati. ''Ricordo che i funzionari
entrarono e si girarono dall' altra parte. Ho avuto l' impressione che non
volessero vedere cosa succedeva. Alcuni di loro dicevano a quelli che
continuavano a picchiare di darsi una calmata''. La teste ha poi
ripercorso quei ''10 - 15 minuti durante i quali gli agenti, con le divise
imbottite e i caschi azzurri picchiarono tutti selvaggiamente. Ricordo
anche una donna anziana che venne picchiata e un ragazzo che stava svenuto
in una pozza di sangue. Poi ne presero uno e mentre alcuni gli tenevano
sollevata una gamba gli altri gli manganellavano un ginocchio''. Terminata
l' audizione di Valeria Bruschi, e dopo qualche minuto di tensione tra
difesa e pm, stemperata dal presidente Barone, l' udienza e' stata
aggiornata a mercoledi' prossimo (AGE) RED-CENT

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