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24.06.11

corriere romagna G8, vice questore accusato di falso

Imola
A dieci anni dai fatti di Genova, il vice dirigente del commissariato di Imola Luca Cinti verso il processo per avere coperto le azioni di quattro agenti
PROCESSO ALLA POLIZIA
G8, vice questore accusato di falso
«In Tribunale testimoniai i fatti come avvennero, sono pronto a rifarlo con serenità»

di Enrico Pasini
IMOLA. Sono trascorsi due lustri dal vertice del G8 di Genova, ma non solo il ricordo dei drammatici eventi che accompagnarono il summit politico-economico non è affatto diventato meno nitido oggi, ma anche le vicende giudiziarie che ne scaturirono non possono dirsi ancora chiuse.
L’ultimo atto di una storia processuale lunga dieci anni è in procinto di consumarsi e per la prima volta toccherà, anche se tangenzialmente, Imola.Secondo quanto riportato dalla rivista Micromega, il pubblico ministero genovese Francesco Cardona Albini è in procinto di presentatare al gip la richiesta di rinvio a giudizio per falso nei confronti dell’ex vice comandante del Reparto Mobile di Bologna, il vice questore Luca Cinti, dall’11 febbraio 2008 a tutt’oggi vice dirigente del commissariato di Imola.La richiesta di rinvio a giudizio, per ora, è solo preannunciata, nessuna notifica è giunta al dirigente di polizia in servizio in città che, però, sentito telefonicamente ammette: «Avevo il sentore che ciò sarebbe potuto accadere. Lo avevo saputo. Va bene, vuol dire che aspetterò gli atti notificatimi dal pubblico ministero e darò risposte in aula precise, circostanziate, fedeli ai fatti. Sono sicuro che questa vicenda si concluderà
positivamente perché quanto mi verrebbe imputato è del tutto fuori dalla realtà e lo nego con la coscienza più che pulita».Piazza Manin. Il vice questore Luca Cinti, che è difeso dall’avocato bolognese Antonio Fiamingo, è accusato di falsa testimonianza fornita nel 2009 al processo in Corte d’Assise intentato ai danni di un sottufficiale e tre agenti che il 20 luglio 2001 in piazza Manin avrebbero picchiato e arrestato due manifestanti spagnoli di Saragozza (Adolfo e Luis Alberto). In quel processo i 4 poliziotti vennero assolti, ma nel luglio 2010 la corte d’Appello li ha condannati a 4 anni per il reato di falso ideologico in atti pubblici, dichiarando prescritti i reati di calunnia e abuso d’ufficio.
L’ultimo processo. Ora starebbe per partire quello che viene definito “l’ultimo processo” per il G8. Il fascicolo contro Cinti è stato aperto dopo che i giudici d’Appello hanno ritenuto che la sua deposizione in aula fosse tesa a coprire i propri uomini. La Corte ha trasmesso in procura gli atti, chiedendo di procedere e pare che entro l’estate il fascicolo verrà chiuso. «Ho visto quei due ragazzi coi miei occhi - ribadisce Cinti - e non erano pacifisti a mani alzate. Uno aveva una spranga, l’altro aveva scagliato una molotov. Facemmo bene a fermarli e a condurli alla caserma di Bolzaneto. In Appello non mi fecero testimoniare, ma lo avrei ribadito. E’ la sola verità».

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