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19.01.04

da Lavoro Repubblica G8, violenze a Bolzaneto indagato il pm anti-mafia

da Lavoro Repubblica

G8, violenze a Bolzaneto indagato il pm anti-mafia

L'ex responsabile del Dap (e vice di Castelli) oggi di fronte aisuoi colleghi

Sabella fece arrestare Bagarella

MASSIMO CALANDRI .
DUE anni e mezzo dopo il G8 e le violenze nella caserma di Bolzaneto, Alfonso Sabella torna a Genova ma questa volta in compagnia del proprio avvocato. Il magistrato ed ex responsabile dell'ispettorato del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), il pm che all'antimafia di Palermo fece arrestare Leoluca Bagarella, i fratelli Brusca, Pietro Aglieri e il figlio dl Totò Riina, e che au mandato dello stesso Bagarella alcuni mesi fa avrebbe dovuto saltare in aria con la sua auto, è stato convocato stamani dal colleghi della Procura che si occupano di quanto accaduto nel "centro di prima detenzione" durante il vertice internazionale dei luglio 2001. Secondo indiscrezioni, da qualche giorno Sabella sarebbe iscritto nel registro degli indagati per le stesse ipotesi di reato contestate a quello che allora era 11 suo collaboratore più stretto, il generale Oronzo Doria. Abuso d'ufficio
, abuso d'autorità contro detenuti: un avviso "tecnico" che per i bene informati
potrebbe tradursi presto in un'archiviazione, ma che intanto costringe l'ex braccio destro di Caselli oggi pm a Firenze,dopo aver lasciato il Dap per
contrasti il direttore Giovanni Tenebra - ad un'imprevista vista visita nel
capoluogo ligure. Qui lo portano inevitabilmente le dichiarazioni raccolte circa i presunti pestaggi ai danni della maggior parte dei trecento fermati che passarono per Bolzaneto. Violenze nelle quali sarebbero coinvolti uomini dell'amministrazione penitenziaria (Gom e Sct, acronimi che stanno per. Gruppo operativo speciale, Servizio centrale traduzioni), gli stessi che Sabella aveva caparbiamente difeso dopo il G8. Qualcuno obietterà che nell'autunno scorso l'inchiesta era virtualmente chiusa con 43 avvisi di fine indagine preliminare spediti ad agenti, carabinieri, guardie carcerarie e 4 medici. Ma un incisivo servizio del settimanale Panorama ("Il muro di Gom") ha di fatto riaperto il fascicolo, proiettando nella mischia un ispettore superiore genovese Nuove verifiche, e in tribunale sii tornati a parlare dei 'comitato d'accoglienza' riservato ai no-global, di un ragazzo costretto a mettersi a quattro zampe per poi abbaiare come un cagnolino, ed altre prelibatezze del genere. Solo che questa volta qualcuno avrebbe ricordato d'aver segnalato gli episodi ad un superiore, che lo avrebbe riportato ad un altro, che lo avrebbe accennato ad un altro ancora. l tirati in ballo sono quelli del Dap, gli stessi che dopo il G8 ripetevano serenamente a tutti - anche al ministro Roberto Castelli - di "non aver notato nulla di anomalo". Salendo nella sala gerarchica; i pm genovesi sono così arrivati ad indagare due ex capitani (ora maggiori) e il generale Doria, interrogato prima di Natale. il generale sapeva dei pestaggi? Lo aveva riferito a Sabella, che a Bolzaneto rimase per un tempo relativamente breve? Dicono che Doria abbia preso le distanze dalle contestazioni, spiegando in pratica di aver fatto più o meno capolino nella caserma. C'è voluta una lunga riunione in Procura prima di decidere se ascoltare anche il magistrato: alla fine ha prevalso la tesi di chi comunque vuole spazzare via anche il più piccolo dubbio.

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