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05.07.05

G8, scontro su Canterini

G8, scontro su Canterini
Il «caso promozione» al senato. Con una petizione
A. MAN.
ROMA
Il ministro Giuseppe Pisanu non ha voluto esporsi personalmente per
difendere in parlamento le incredibili promozioni di Vincenzo Canterini e
Alessandro Perugini, funzionari di polizia protagonisti di alcuni dei
peggiori episodi di violenze al G8 di Genova del 2001. E' toccata al
sottosegretario Michele Saponara la lettura di una burocratica e
indigeribile risposta all'interpellanza urgente di 46 senatori del
centrosinistra, da Malabarba (Prc) a Salvi (Ds) a Dalla Chiesa (Margherita)
e Zancan (Verdi), sulla recente promozione dei due funzionari. Canterini,
comandante del reparto celere romano a cui appartenevano una settantina dei
200 picchiatori della scuola Diaz, è stato nominato dirigente superiore
(questore) benché rinviato a giudizio per concorso in lesioni aggravate,
falso e calunnia. Perugini, promosso primo dirigente (vicequestore), è
imputato nel processo per gli abusi sugli arrestati a Bolzaneto nonché per
il grave episodio in cui colpì un manifestante già immobilizzato e firmò
verbali d'arresto in odore di falso e calunnia. Saponara non ha detto un
parola sul G8. Ha solo spiegato che l'esclusione dagli scrutini di
promozione non è automatica in caso di procedimenti penali. Quindi ha
brevemente elencato i criteri che si è dato il Consiglio di amministrazione
del Viminale, dove peraltro siede Francesco Colucci, il questore di Genova
rimosso dopo il G8: «Valutazione dell'attività; incarichi e servizi svolti;
titoli; anzianità; attitudine a svolgere funzioni superiori». Sono criteri,
come si vede, più generici che mai: le promozioni sono sostanzialmente
discrezionali, chi non ha santi in paradiso le aspetta per anni e questo è
il giudizio più diffuso, se non unanime, negli ambienti della polizia, dove
il risentimento è assai diffuso verso le promozioni in questione. Per la
cronaca, Canterini è arrivato 2° con 83 punti e Perugini 22° con 82,9,
questi i numeri del sottosegretario. Malabarba ha replicato dicendo tra
l'altro di aver «ricevuto comunicazioni di funzionari indignati». «A Genova
c'è stata una sospensione della democrazia, con difficoltà si cercano oggi
i
responsabili, la magistratura ne individua alcuni, il capo li premia e così
tenta di sottrarli alla giustizia», ha detto il senatore del Prc citando
Gianni De Gennaro. «E' noto che qualcuno non li vorrà come dirigenti - ha
aggiunto - Sarebbe più onesto riconoscere che alla nomina non seguiranno
nuovi incarichi, mi risulta che almeno uno andrà a riposo: una ricompensa
per il lavoro fatto e ti lascio a casa». In ambienti del Viminale si dice
infatti che a Canterini non sarà data una questura ma solo la pensione da
questore. «Se non si vergogna il governo mi vergogno io», ha concluso
Malabarba.

Sempre ieri sono state consegnate al presidente del senato, Marcello Pera,
oltre 10 mila firme a sostegno della petizione popolare «Mai più come al
G8», illustrata in una conferenza stampa da Paolo Beni (Arci) Enrica
Bartesaghi e Lorenzo Guadagnucci (Comitato verità e giustizia per Genova) e
alcuni parlamentari di Prc e Verdi. Si chiede l'istituzione della
commissione parlamentare d'inchiesta sul G8 che almeno parte della sinistra
invoca da 4 anni; l'introduzione del reato di tortura; la messa al bando
dei
gas nocivi al Cs usati nei lacrimogeni; la riconoscibilità degli agenti in
servizio di ordine pubblico.

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/01-Luglio-2005/art151.html

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