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03.11.11

Repubblica Genova Prescrizione per la Diaz, toghe all´attacco

Prescrizione per la Diaz, toghe all´attacco
Magistratura Democratica: "Atti in ritardo in Cassazione, si mina la
fiducia della gente"
Sotto accusa il presidente della Corte d´Appello "Grave mancanza"
MARCO PREVE

C´è una precisa responsabilità del presidente della Corte d´Appello di
Genova per il clamoroso ritardo nella trasmissione degli atti del processo
Diaz dal capoluogo ligure a Roma per il giudizio di Cassazione. Lo
sostiene con un duro comunicato la sezione ligure di Magistratura
Democratica che sottolinea come, ad un anno e mezzo dal deposito della
sentenza di secondo grado, la paralisi del fascicolo e la sempre più
concreta ipotesi che la prescrizione cancelli le condanne contro i 25 alti
funzionari di polizia, non solo rappresentino un tradimento «della fiducia
dei cittadini», ma che tale situazione alimenti «il sospetto, che noi
riteniamo infondato, ma avanzato ad esempio dal comitato Verità e
Giustizia - ha spiegato Lucia Vignale presidente ligure di Md - che un
simile ritardo possa essere stato determinato dalla volontà di favorire
gli imputati in ragione della loro qualifica di alti funzionari dello
Stato ancora oggi in servizio».
Il rischio della prescrizione per la "macelleria messicana" del G8 del
luglio 2001 è particolarmente grave se si considera che per determinati
reati contestati ad alti funzionari «come più volte affermato dalla Corte
Europea dei Diritti dell´Uomo ogni Stato deve adoperarsi affinché i
giudizi penali... non siano soggetti a prescrizione e non possano essere
coperti da provvedimenti di amnistia ed indulto». Nel comunicato
Magistratura Democratica fa riferimento alla recente intervista di
Repubblica al presidente della Corte d´Appello di Genova Mario Torti che
sosteneva «di aver fatto tutto ciò che andava fatto» e addebitava il
ritardo ad inefficienze degli ufficiali giudiziari di Roma nella procedura
di notifica degli atti agli imputati.
La replica a Torti dei colleghi di Md è severa: «Quanto avvenuto è a
nostro giudizio allarmante. Pur considerando i vuoti di organico che da
sempre affliggono la cancelleria della Corte d´Appello di Genova, un
ritardo simile è certamente dipeso anche da carenze organizzative».
Tradotto: Torti che pure già ad aprile era stato esplicitamente
sollecitato dal Procuratore Generale Luciano Di Noto, avrebbe dovuto
attivarsi e nel caso denunciare negligenze che rischiano di costare
all´Italia una sanzione da parte dall´Europa per l´ennesimo caso di mala
giustizia.
Il comunicato di Md evidenzia poi un paradosso: «A 15 mesi dal deposito
della sentenza di secondo grado, risultano non ancora eseguite
notificazioni che nei precedenti gradi di giudizio erano state
perfezionate in poco più di cinque mesi e ciò avviene in un procedimento
che non vede imputate persone irreperibili o di incerta identificazione,
bensì alti funzionari dello Stato della cui concreta reperibilità non si
può ragionevolmente dubitare».

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